Accolta la richiesta del Pg Alfredo Viola. L’ex ispettore di Ordine Nuovo in Veneto e la fonte Tritone dei servizi segreti giudicati colpevoli in via definitiva dell’esplosione che nel 1974 provocò otto morti e 102 feriti durante una manifestazione antifascista organizzata dai sindacati
La Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di Carlo Maria Maggi, medico, ex ispettore veneto dell’organizzazione neofascista Ordine nuovo, e di Maurizio Tramonte, l’ex fonte ‘Tritone’ dei servizi segreti per la strage di Piazza della Loggia a Brescia nella quale il 28 maggio 1974 morirono 8 persone e 102 rimasero ferite. E’ stata quindi accolta la richiesta del pg Alfredo Viola, che ha sollecitato la convalida del verdetto dell’appello bis emesso il 27 luglio 2014 dai giudici di Milano. Nel corso della sua requisitoria il rappresentante dell’accusa ha ricordato i depistaggi delle indagini e detto che per il popolo italiano “è arrivata l’ora della verità” su questa vicenda “che ha inciso il tessuto democratico”. In questo modo, ha aggiunto, “dopo 43 anni diritto e giustizia potranno coincidere dopo questo giudizio di Cassazione”.