Agroalimentare primo settore manifatturiero in Italia per valore aggiunto generato, con oltre 66 miliardi, più della produzione di macchinari e apparecchiature (43) e prodotti in metallo (37). Rispetto al Pil i 37 miliardi generati dall’agricoltura e i 29 da alimentare e bevande rappresentano il 3,8% del totale, più di Germania (2,6%) e Regno Unito (2,1%), meno di Francia (4,5%) e Spagna, paese con incidenza più alta (5,2%). Sono alcuni dei dati anticipati oggi nella conferenza stampa di presentazione dell’8° edizione del forum ‘La roadmap del futuro per il Food & beverage’ organizzato da The European House Ambrosetti, che si terrà a Bormio (So) il 7 e l’8 giugno. Nel 2022 la filiera agroalimentare lombarda ha raggiunto un fatturato di 48 miliardi, con un aumento del 34% rispetto al 2015, confermando la sua leadership. Con un fatturato di 2,5 miliardi di euro nelle produzioni certificate nel 2022, + 15% rispetto al 2021, la regione raggiunge il primato italiano anche nell’export: 10,4 miliardi di euro nel 2023, + 84% rispetto al 2015. La regione è terza in Italia per numero di produzioni certificate, con 75 tra Dop e Igp, e Mantova, Brescia, Cremona, Sondrio e Lodi tra le prime 20 in Italia per valore della produzione certificata.
Un territorio d’eccellenza si contraddistingue per alcuni dati significativi: quella di Sondrio è la 3° provincia italiana su 107 per impatto economico territoriale di prodotti a base di carne certificata, dopo Parma e Udine; con 850 ettari di vigne e 2.500 km di muretti a secco la Valtellina è il vigneto terrazzato più grande d’Italia; è, infine, la 4° provincia lombarda per produzione di vino, con 3,2 milioni di bottiglie l’anno e 24 milioni di euro di fatturato. Nell’economia italiana cresce ancora il peso della filiera agroalimentare estesa (agricoltura, alimentare, distribuzione e intermediazione): vale 586,9 miliardi di euro, l’8,4%in più rispetto al 2021 e + 29% sul 2015, e genera quasi 335 miliardi di valore, pari al 19% del Pil italiano.