Esposizione itinerante “Come gente che pensa a suo cammino – Persone e Personaggi della DIvina Commedia”, con opere dell’artista bergamasco Angelo Celsi.
Donazione dei 25 grandi dipinti, da parte di Fondazione Creberg, ai Comuni di Cologne Bresciano (15 dipinti dedicati all’Inferno) e Sovere (7 opere riferite al Purgatorio e 3 al Paradiso).
Fondazione Creberg dona le opere che compongono la raccolta “Come gente che pensa a suo cammino” a due Comuni – l’uno bresciano e l’altro bergamasco, nel segno dell’eredità di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023” – per la loro collocazione in luoghi ove possano essere fruibili dal pubblico in modo permanente.
Per l’occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri (2015), l’artista bergamasco Angelo Celsi realizzò – su commissione di Fondazione Creberg e in costante dialogo con i Curatori, Enzo Noris e Angelo Piazzoli – venticinque monumentali dipinti rappresentando episodi e personaggi della Divina Commedia, indicati all’artista dalla Fondazione e scelti secondo precisi criteri narrativi.
Quindici sono le opere ambientate nell’Inferno, sette nel Purgatorio e tre nel Paradiso; si valutò opportuno lasciare maggior spazio alla cantica dalle tinte più marcate e dalla maggiore drammaticità, quella dell’Inferno, al fine di permettere sempre, in ogni raffigurazione, una spiccata emersione dell’individualità di Dante anche grazie a una specifica attenzione al dialogo, con una significativa alternanza tra la parola che “vela” e che “svela”.
«Ripercorrere il cammino di Dante consente di tornare alle radici comuni della nostra cultura, all’italianità e ai suoi valori fondanti, alla grandezza geniale dell’Alighieri – capace di affrontare ciò che nessuno, né prima né poi, ha più realizzato – trasmettendo un messaggio di orgoglio, di fiducia nel futuro, di consapevolezza dei nostri mezzi intellettuali e morali, che ci derivano dalla nostra storia e dalla nostra tradizione», sottolineò Angelo Piazzoli, allora Segretario Generale di Fondazione Creberg, specificando come le iniziative artistiche e culturali dedicate dalla Fondazione alla figura di Dante Alighieri intendessero offrire un concreto strumento e un’interessante occasione per sviluppare riflessioni, approfondimenti didattici, momenti aggregativi e culturali.
Dopo il successo riscosso in un weekend di anteprima (14/15 febbraio 2015) presso il Palazzo Storico del Credito Bergamasco – nell’ambito di un “Fine settimana con Dante Alighieri” nel quale moltissimi spettatori seguirono eventi artistici, visite guidate, performance, spettacoli, concerti, letture, declamazioni, tutte nel segno della Divina Commedia, promossi dalla Fondazione in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Bergamo e la compagnia Antiche Contrade – la mostra venne declinata in forma itinerante toccando le piazze di Romano di Lombardia, Verona, Lovere, Gromo, Grumello del Monte, Clusone, Lodi fino alla primavera del 2016, riscontrando oltre 30 mila visitatori.
Successivamente, venne programmata una tappa ulteriore nel 2021 presso il “Centro Culturale Paolo Borsellino” di Cologne Bresciano grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Cologne.
Sempre nel 2021 – nell’ambito dell’articolato programma predisposto per celebrare il 700° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri – Fondazione Creberg omaggiò il Sommo Poeta con una mostra virtuale presentando al pubblico – in un video della durata di circa quaranta minuti, oggi ancora disponibile sul canale YouTube della Fondazione, direttamente o attraverso il sito internet – un percorso che alterna le terzine, selezionate da alcuni canti delle tre Cantiche della Divina Commedia, con i testi che illustrano i personaggi multiformi del viaggio dantesco, arricchiti dalla suggestive illustrazioni tratte dalle opere di Angelo Celsi e dalle musiche originali di Alex Fabiani. Il video, curato da Enzo Noris e Angelo Piazzoli, vanta circa 15.000 visualizzazioni.
«Al termine del lungo e articolato itinerario espositivo – spiega Angelo Piazzoli, Presidente di Fondazione Creberg – abbiamo acquisito l’intera raccolta al fine di renderla fruibile al pubblico in modo permanente a fini didattici ed educativi; lo abbiamo fatto in linea con gli intendimenti che sempre ci animano nel promuovere talentuosi artisti del territorio attraverso iniziative caratterizzate da fruttuose collaborazioni con virtuose formazioni sociali (Musei, Istituzioni…), connotate da intento divulgativo e culturale, gratuità per tutti, facile fruibilità per la Comunità. Visto l’ampio successo del percorso dantesco itinerante e operati svariati sondaggi, proposi al Comune di Cologne Bresciano la possibilità di ricevere in donazione la parte della raccolta riguardante l’Inferno e al Comune di Sovere, luogo di residenza dell’artista Angelo Celsi, le opere riguardanti il Purgatorio ed il Paradiso. Entrambe le amministrazioni comunali si sono dimostrate entusiaste adoperandosi concretamente per la realizzazione dell’operazione».
«Questa ulteriore tappa di collaborazione tra la Fondazione Creberg e il Comune di Cologne – evidenzia il Sindaco di Cologne Bresciano, Carlo Chiari – rappresenta un legame solido tra due realtà che hanno a cuore la promozione e la diffusione culturale. Dopo le esposizioni dei capolavori di Romanino, Pitocchetto e Ghirlandaio, organizzate grazie a Fondazione Creberg, che hanno visto la partecipazione di migliaia di cittadini, accogliamo con piacere la donazione delle opere dell’artista Angelo Celsi, che troveranno collocazione stabile nella sala consiliare del Municipio, arricchendo il patrimonio artistico dell’Ente. Esposizione coerente con il protagonista dei dipinti, Dante Alighieri che, nella sua vita ebbe anche importanti ruoli politici nel governo della Città di Firenze. Il ringraziamento va ai vertici della Fondazione Creberg, da anni attiva sul territorio con iniziative di alto valore artistico, per aver pensato a Cologne come luogo di esposizione di questi preziosi dipinti. Con l’auspicio che il sodalizio artistico possa continuare anche nei prossimi anni».
Federica Cadei, Sindaca del Comune di Sovere, evidenzia che «ricevere in dono le opere di Angelo Celsi, concittadino e artista di consolidata fama, è per l’Amministrazione comunale di Sovere un piacere e un onore. È un rapporto affettivo quello che vogliamo idealmente siglare oggi, un’occasione unica che va a suggellare il legame tra il nostro Comune e l’itinerario artistico di Celsi che, con i suoi colori e dissolvenze, sanno regalare atmosfere sospese, surreali ed evocative. Siamo lieti di costituire e rafforzare un patrimonio collettivo che sarà nostra cura custodire e conservare nel tempo. Grazie all’autore a cui va la nostra più sincera stima e gratitudine. Un sentito ringraziamento a Fondazione Creberg, istituzione da sempre fortemente radicata nel proprio territorio di riferimento, impegnata nel ruolo attivo di divulgazione e valorizzazione dell’arte e della cultura».
Terminati gli adempimenti amministrativi e burocratici, le opere sono in corso di consegna alle due amministrazioni comunali che le esporranno in luoghi pubblici di loro scelta garantendone la visibilità e la pubblica fruizione.
La donazione di opere, a fini divulgativi e culturali, rientra nello stile di Fondazione Creberg; fa seguito alla precedente, attuata nell’anno 2022, riguardante i 15 dipinti (dedicati alle opere di misericordia) dell’esposizione itinerante “La Fantasia della Carità” con le struggenti opere di Fabio Agliardi. Le opere furono donate a qualificati enti operanti nel campo della solidarietà, della sussidiarietà e della cultura, con i quali la Fondazione collabora sostenendo le loro meritorie attività sociali e solidali. Con tale donazione si è creato in provincia di Bergamo un’esposizione diffusa sul tema della carità e della Misericordia.
Conclude Angelo Piazzoli: «Il rilevante successo di pubblico avuto dalla iniziativa “Come gente che pensa a suo cammino”, l’attenzione con cui i molteplici eventi danteschi sono stati seguiti dalla gente e la passione che essi hanno suscitato e suscitano, soprattutto nelle nuove generazioni, ci hanno consentito di sperimentare sul campo la felice intuizione di Vittorio Sermonti: “Dante non è moderno, è contemporaneo. La grandezza di Dante risiede infatti nella vicinanza a noi, al nostro tempo. Ci capiva. E sapete dove risiedono queste verità? Nelle centinaia di giovani che assistono da sempre alle letture. Quando alla fine mi vengono a dire grazie, io capisco che è come se volessero dirmi: grazie perché questo Dante ci restituisce la nostra complessità, una complessità mortificata dalla superficialità” sempre più diffusa in questi tempi difficili».