Entro il 2050, immaginare l’esplorazione e l’industrializzazione dello spazio non sarà più materia di fantascienza. Le colonie su Marte, le miniere di asteroidi e le stazioni orbitali saranno parti integrate della nostra economia globale. I viaggi spaziali potrebbero diventare routine come i voli intercontinentali di oggi, e le tecnologie emergenti renderanno l’habitat extraterrestre una realtà accessibile a tutti. Si è aperta una nuova fase dell’esplorazione spaziale che non è più appannaggio soltanto delle grandi agenzie e dei grossi gruppi industriali, ma sono queste stesse agenzie che oggi chiedono il contributo di un’interminabile filiera in ogni immaginabile segmento.
La prospettiva dello spazio come “Millennium Market” non è più pura speculazione. Le previsioni indicano che diventerà un mega-mercato che nel tempo supererà in dimensioni e valore quello dell’economia terrestre. Le risorse quasi illimitate e le opportunità di sviluppo tecnologico rendono lo spazio una nuova frontiera per imprenditori e governi. L’industria spaziale è destinata a diventare un motore di crescita economica, un catalizzatore per l’innovazione e una piattaforma per nuove partnership globali.
La Val Seriana ha molte competenze (tessile, caldareria, componentistica, compositi, per citarne alcune) che possono essere convertite per applicazioni in ambito spaziale. Con l’approccio pragmatico che l’ha sempre contraddistinta, si è proposta di diventare pioniera in questo campo, lanciando un’iniziativa dal nome di Seriana Space Valley, che potrebbe segnare la posa di una pietra miliare per l’intera industria spaziale italiana e internazionale. La determinazione e la lungimiranza di questa valle l’hanno portata a puntare su un ambito che plasmerà il futuro dell’umanità e dell’economia globale.
Il progetto è il risultato di un’impresa collaborativa tra enti pubblici e privati, italiani e svizzeri, culminata nella creazione di un braccio operativo istituzionale denominato Seriana Institute for Space Exploration and Innovation (S.I.S.E.I). Questa sinergia tra i comuni della valle e i partner internazionali dimostra l’efficacia di un lavoro di squadra interdisciplinare e transfrontaliero, segnando un passo avanti decisivo per l’intera regione.
Filippo Servalli, sindaco di Gandino, condivide le sue riflessioni sul progetto: “Questa iniziativa nasce dalla profonda consapevolezza che per essere competitivi nel lungo termine dobbiamo esplorare nuove frontiere. Il concept della Seriana Space Valley è frutto di una riflessione strategica che ha rivelato chiaramente il potenziale del settore spaziale, in linea con le capacità industriali della nostra regione. Un progetto radicato in Val Seriana ma con ambizioni che superano i confini nazionali, pronto a collaborare con chiunque sia seriamente intenzionato a contribuire a questa visione per il futuro delle generazioni a venire. Ho potuto verificare concretamente il potenziale di questo settore anche in termini di ricadute dirette sul mercato terrestre. Abbiamo sviluppato un primo importante progetto realizzando una tuta spaziale in collaborazione con Radici Group, di cui sono responsabile dell’innovazione, e una tra le più grosse case di moda mondiali, oltre a tutta una serie di partner di filiera. Erano tutti attori apparentemente distanti dal mondo spaziale ma che, grazie a questo progetto, oltre ad essere entrati a farne parte, hanno sviluppato nuove competenze che oggi stanno già capitalizzando su prodotti destinati al mercato qui sulla Terra”.
Giovanni Castelli, titolare della Castel S.r.l. di Colzate afferma: “Ho ricevuto da SPACE un primo mandato per la produzione di un componente e, in modo del tutto inaspettato, ho ricevuto diverse commesse destinate allo spazio; un mercato che ho sempre pensato fosse al di fuori della mia portata. Credo che la Space Valley sarà un driver importantissimo per tutta l’industria, perché mi sto rendendo conto solo ora dell’immenso potenziale di questo mercato.
L’ing. Antonio Del Mastro, CTO di Mars Planet Technologies e direttore scientifico di SPACE, descrive le peculiarità della Seriana Space Valley: “Rappresenta l’essenza di tre decenni di esperienza nel settore spaziale. Da tempo pensavamo all’attivazione sul nostro territorio di qualcosa di sistematico che da un lato potesse essere utile a rafforzare la nostra presenza nel settore spaziale e dall’altro ci potesse consentire di condividere lo sviluppo di alcune tecnologie spaziali con la comunità industriale locale.
Abbiamo così elaborato il concept di Seriana Space Valley e del S.I.S.E.I. che è per noi la naturale continuazione di un’attività che conduciamo da vari anni il cui scopo è individuare nuovi modelli di sviluppo idonei a canalizzare le aziende tradizionali nel futuro dell’esplorazione spaziale.
Pietro Veragouth, direttore del Swiss Institute for Disruptive Innovation (SIDI), esprime il suo entusiasmo: “Da svizzero che ha avuto modo di lavorare molto con aziende italiane, ho sempre ammirato l’istinto inventivo e la capacità di problem solving del vostro popolo. Queste abilità, unite al pragmatismo tipico delle valli lombarde, creano un mix eccezionale. Dalla Svizzera, speriamo di poter contribuire non solo con tecnologia, ma anche esportando modelli organizzativi consolidati che potrebbero dare un ulteriore impulso al progetto.”
La Seriana Space Valley sarà presentata in dettaglio durante il webinar che si terrà giovedì 21 marzo alle ore 11:00, a cui ci si può iscrivere gratuitamente a questo link:
https://event.webinarjam.com/register/19/kz310hn
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