La difficile la situazione in cui si trova lo stabilimento della
Lucchini e gli abitanti di Lovere a causa del cedimento del muro di
sostegno del tratto di strada tra Lovere e Castro ripropone con forza
almeno due temi. Il primo è quello del precario assetto idrogeologico
del territorio sempre più trascurato visto il cedimento della strada
e la necessità di una sua attenta manutenzione con un monitoraggio
costante anche per la sicurezza della viabilità. Il secondo riguarda
la necessità che una azienda con così grandi volumi di attività che
riguardano sia l’ingresso delle materie prime che l’uscita del
prodotto finito si doti di un’alternativa di trasporto a quello
esclusivo su gomma. Non depone a favore della grande impresa di Lovere
aver rottamato le chiatte e i rimorchiatori per il cabotaggio camion
bilico da Lucchini allo scalo ferroviario di Pisogne dove una volta i
carichi potevano anche essere inoltrati con il treno. La viabilità in
valle avrebbe bisogno di essere il più possibile “scaricata” dal
trasporto su gomma per le industrie ed invece le strade sono l’unica
via di trasporto. Strade, gallerie e ponti che soffrono dell’assenza
di fondi per la loro manutenzione riducendo la sicurezza. Il trasporto
merci su treno non è utilizzabile perchè oltre a non avere più la
circolabilità sulla Brescia-Edolo la stessa Trenord che non può
effettuare treni merci non avendo più l’ autorizzazione ad effettuarli
in quanto alla nascita della società ha presentato solo richiesta per
effettuare treni passeggeri. Non ha proprio la certificazione per
farli.
foto Più Valli TV