Legambiente ribadisce la necessità che il Comune di Iseo non proroghi l’autorizzazione dei plateatici concessi durante il periodo del Covid. Provvedimento che era stato approvato per assicurare il distanziamento sociale e per contrastare il diffondersi della pandemia. L’emergenza sanitaria è finita da tempo, ma i commerciati stanno ancora utilizzando gli spazi occupati e vorrebbero mantenerli. Anche quest’anno tavolini, ombrelloni e altre strutture stanno prendendo il sopravvento sul suolo pubblico in riva al lago, nelle piazze e nelle vie d’Iseo. In molti casi sono rimasti sempre istallati all’aperto nonostante le attività fossero chiuse (vedi foto). Sono troppi. Viene così snaturato il centro storico con il ‘placet’ dell’amministrazione comunale. Una vera e propria invasione, degenerando in negativi fenomeni che assecondano “l’overturism”. Con una nota del 9 febbraio ,“ Nuove disposizioni occupazione suolo di proprietà demaniale”, il Comune, visto che non può concedere aree non sue a terzi (il suolo demaniale è gestito dalla Regione Lombardia tramite l’Autorità di Bacino del Lago d’Iseo), con un atto dovuto ha reso noto la scadenza e il fac simile della domanda da compilare( vedi allegato). Se per il 15% degli spazi gestiti dall’Autorità di Bacino del Lago si dovrà fare una semplice domanda, per l’altro 85% degli spazi gestiti direttamente dll Comune basterà il “silenzio assenso” ad un canone irrisorio. Resta il fatto che è sorprendente che il Comune d’Iseo non sia dotato di un regolamento sugli spazi pubblici per tutelare non solo le esigenze dei commercianti che non sono prioritarie, ma anche dei cittadadini e della comunità tutta. Chiediamo al Comune che,prima di concedere nuove autorizzazioni, apra un dibattito con la cittadinanza, aggiurni i canoni e si doti almeno di un regolamento. Molte attività non hanno magazzini sufficienti picchi i picchi di visitatori dei weekend e nei mesi estivi, sfruttando ogni abitazione,garage ed altro liberi del centro destinando a magazzino. Locali che dovrebbero essere utilizzati per il mercato degli afiitti andrebbero o ristrutturati e restituiti alla residenza”.
Dario Balotta
presidente del circolo basso Sebino