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Palafitte: Legambiente sollecita il recupero

Palafitte: Legambiente sollecita il recupero

Le Palafitte di Sulzano, la spettacolare struttura sulle acque del lago d’Iseo è chiusa dal 2014.Si tratta di vere e proprie palafitte, raggiungibili sia da terra che dal lago, in barca.Una location suggestiva che è stata ristorante di alto livello e discoteca. Ora è andata in malora.Era l’aprile del 2019 quando sui giornali si leggeva che le Palafitte di Sulzano non sarebbero rimaste a lungo orfane. A breve l’edificio a lago, al confine con Iseo, sarebbe stato assegnato ad un nuovo gestore. Era l’Autorità di Bacino del Lago a renderlo noto, dopo l’apertura delle buste di un nuovo bando. L’assegnazione al privato, vincitore del bando non è avvenuta.

L’amministrazione comunale di Sulzano aveva dato successivamente la sua disponibilità as un accordo con l’Autorità di Bacino eper gestirne il rilancio. Da allora il Comune starebbe lavorando all’iter di “ un grande progetto” per una nuova convenzione, che ad ora non si è vista. A pochi km dalla storica struttura, c’è lo splendido promontorio di Montecolino che resta anch’esso chiuso alla fruizione pubblica da oltre 20 anni con il pretesto dei resti fatiscenti e pericolosi delle vecchie fabbriche dismesse della Caproni e della N&K.

Bellissimi esempi di archeologia industriale non completamente bonificati dal pericolo amianto. Sono stati comunque riaperti per molti mesi come base logistica per la realizzazione della passerella di Christo. Due esempi di mancata valorizzazione e recupero dei patrimoni ambientali e architettonici presenti su Sebino. Sembra molto più facile , per gli amministratori, puntare sulla spesa pubblica per nuove opere sul lago che ne snaturano colpevolmente i connotati come il”teatro balneare” di Sulzano, il “Belvedere” di Sale Marasino o la passerella attorno al bosco dei Tassodi di Paratico.

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