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Dall’Assegno Unico nel 2023 73 milioni in più

Dalle detrazioni all’assegno unico: anche in provincia di Bergamo prende piedi il nuovo strumento di integrazione del reddito per le famiglie.
Da marzo 2022 ha interessato complessivamente 115.809 nuclei familiari e 193.191 figli. L’assegno medio mensile è stato pari a 240 euro per le famiglie e 144 per i figli, con un importo medio differenziato a seconda della presenza di figli disabili (il 3% del totale) o meno: le risorse totali arrivate a Bergamo e provincia hanno superato i 267 milioni di euro. Le previsioni fatte da CISL Bergamo sui dati INPS finora disponibili per il 2023 parlano di oltre 340.000.00 euro.
L’assegno unico era entrato in vigore l’1 marzo del 2022, in sostituzione delle detrazioni per i figli a carico sotto i 21 anni, degli assegni al nucleo familiare per i dipendenti, dell’assegno per i tre figli minori e di altri sostegni legati alla nascita. Tutti possono beneficiarne, ma l’importo è proporzionato alle fasce Isee di appartenenza, e proprio per questo motivo, la maggior parte degli appuntamenti per l’Isee anche presso il CAF CISL di Bergamo è legata proprio alle richieste per l’assegno unico.
Secondo i dati dell’Osservatorio Statistico INPS, a livello nazionale, per i primi 11 mesi del 2023 sono stati erogati alle famiglie assegni per 15.800,8 milioni di euro, che si aggiungono ai 12.553,5 erogati nel 2022. I nuclei familiari che hanno ricevuto l’Assegno unico sono 5.612.635, per un totale di 8.919.032 figli. In Lombardia per il periodo da gennaio a novembre 2023, le famiglie che hanno percepito almeno una mensilità dell’assegno sono 1.021.132, per 1.651.501 figli con un importo medio di 247 euro. Quelle che lo hanno riscosso in relazione al reddito di Cittadinanza sono 24.315 per 42.896 figli per un importo medio di 219 euro a nucleo: rispetto al 2022 si è evidenziato un aumento del 5% dei nuclei interessati nel primo caso, mentre si sono ridotte del 25% le domande legate al Reddito di Cittadinanza. A Bergamo e provincia, come detto, l’Assegno ha prodotto risorse per oltre 264 milioni di euro, mentre nel 2022, i dati relativi all’assegno unico corrisposto in relazione al Reddito di Cittadinanza a Bergamo ha interessato 2.575 famiglie.
Per il 2023, i dati forniti dall’Inps fotografano la situazione ad Agosto: per quanto attiene l’Assegno riscosso fuori dal Reddito di Cittadinanza, rileviamo un incremento dei nuclei familiari beneficiari di almeno una mensilità di 2.308 unità (per un totale di 118.503) e un conseguente aumento dei figli coperti dalla misura che passano, infatti, a 195.930 per un totale di circa 240 milioni di euro erogati e una proiezione per il 2023 di oltre 340.000.00 euro.
Le differenti previsioni normative attinenti i nuclei con minori di tre anni e i figli con disabilità hanno comportato, insieme alla rivalutazione, un aumento dell’assegno mensile per nucleo di 34,00 euro per i nuclei con figli con disabilità e di 22,00 negli altri casi, tenendo conto che i nuclei con figli disabili comprendono un numero medio di figli più elevato (1,73) contro l’1,65/1,66 dei nuclei senza figli disabili.
“Notiamo – dice Candida Sonzogni, segretaria CISL di Bergamo – che dal 2022 al 2023 c’è stato un incremento delle domande presentate che si può stimare interessino attualmente circa il 90% dei figli di età inferiore a 21 anni: l’assegno è una misura di fondamentale importanza per il sostegno alla genitorialità. Le sue caratteristiche di “universalità” e “unicità” certamente ne premiano l’interesse per le famiglie. Bene anche gli aggiustamenti sugli importi che nel tempo si sono succeduti.
Continua il nostro impegno a livello nazionale affinché la misura sia monitorata, migliorata e rafforzata e perché la distribuzione delle risorse disponibili sia più efficace possibile e vada a sostenere adeguatamente tutti i nuclei secondo la loro condizione economica. Ricordiamo che l’AUU ha come ulteriori obiettivi quello di incidere sulla natalità e sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, obiettivi che misureremo nel medio-lungo periodo, non essendo il sostegno economico l’unica determinante rispetto alle scelte di diventare genitori e madri in particolare”.
Dal CAF CISL ricordano che la domanda di assegno non va ripresentata ogni anno, salvo variazioni nel nucleo o compimento del diciottesimo anno d’età dei figli; va, invece, rinnovato l’Isee possibilmente entro fine febbraio, per ottenere da marzo l’importo effettivamente spettante in base all’indicatore per il 2024. Comunque, c’è tempo fino a giugno per presentare la dichiarazione ai fini Isee, ottenendo gli arretrati a conguaglio. Per i genitori percettori di reddito di cittadinanza nel 2023, resta, invece, l’obbligo di presentare nuova domanda di assegno unico perché l’introduzione dell’Assegno di Inclusione non prevede la continuità nell’erogazione del beneficio.
Caf CISL e Patronato Inas restano a disposizione per fornire tutta l’assistenza adeguata alle famiglie.
“A oggi, il Caf CISL ha già elaborato oltre 5000 dichiarazioni Isee (il 13% di quelle elaborate in tutto il 2023) e ha prenotazioni fino a fine febbraio e oltre. Contiamo – conclude Sonzogni – di potenziare gli sportelli per dare risposte puntuali alle persone”.

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