Terremoto in Siria e Turchia
Il terremoto in Turchia e Siria del 2023 è stato un evento calamitoso verificatosi nella notte fra il 5 e il 6 febbraio 2023, principalmente per mezzo di due forti scosse che hanno colpito l’area meridionale della Turchia, nonché le regioni settentrionali della Siria.Un primo terremoto, con ipocentro a circa 17,9 km di profondità ed epicentro a 34 km a nord-ovest della città di Gaziantep (a circa 90 km dal confine con la Siria)] nonché a 26 km ad ovest di Nurdağı,[8] ha registrato una magnitudo di 7,8 Mww, venendo seguito da decine di altre scosse di assestamento Successivamente, una nuova scossa, con magnitudo di 7,5 Mww ed epicentro localizzato a 4 km a sud della città di Ekinözü, ha colpito soprattutto il territorio della provincia di Kahramanmaraş Secondo le stime effettuate dai due Paesi principalmente coinvolti, il terremoto ha provocato in totale oltre 57000 vittime accertate (di cui 50500 in Turchia e 7259 in Siria), mentre sono stati registrati più di 121000 feriti
Il suolo ha tremato in Marocco
Il terremoto del Marrakech-Safi è stato un evento sismico che ha colpito la regione di Marrakech-Safi, nel Marocco nord-occidentale a partire dall’8 settembre 2023 La scossa di maggiore intensità, con una magnitudo di circa 6,8 MW, si è verificata alle 23:11 ora locale dell’8 settembre 2023 con epicentro a circa 54 km dalla stazione sciistica di Oukaïmeden, Ighil lungo la catena montuosa dell’Alto Atlante ad una profondità di circa 18 km.[Dopo un’iniziale stima di circa 1 000-2 000 morti il numero di vittime è salito vertiginosamente, attestandosi a quasi 3 000 morti confermati e oltre 5 530 feriti Il terremoto, avvertito anche in Spagna, Portogallo e Algeria ha causato anche la distruzione di diversi villaggi vicini all’epicentro e danni ingenti a diversi edifici nel resto del Paese, provocandone in alcuni casi il crollo. La zona colpita più duramente dal terremoto è stata la provincia di Al Haouz, in cui era situato l’epicentro, ma sono state riscontrate gravi conseguenze anche nella città di Marrakech,nonché nelle province di Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che siano state colpite circa 300 000 persone a Marrakech e nelle aree circostanti, tra cui 100 000 bambini È stato il terremoto più forte registrato strumentalmente in Marocco nonché il terremoto più mortale nel paese dal terremoto di Agadir del 1960 e il secondo terremoto più mortale del 2023 dopo il terremoto di Turchia e SiriaIl terremoto è stato distruttivo
Alluvione in Libia
Il 10 settembre la tempesta Daniel investe la Libia provocando intense precipitazioni, diffusi smottamenti, inondazioni e il collasso di due dighe. Lo scenario appare da subito drammatico, con migliaia di morti e dispersi e gravi danni alla viabilità e alle infrastrutture. La città più colpita è Derna, nella regione nord-orientale del Paese, dove si concentrano le attività di soccorso e assistenza alla popolazione. L’Italia risponde prontamente alla richiesta di supporto avanzata dalle autorità libiche. Il 13 settembre viene dichiarato lo stato di mobilitazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile. Al 17 settembre, sono circa 480 le unità di personale italiano impegnate sui territori colpiti dall’emergenza tra Dipartimento della Protezione Civile, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e Forze Armate, oltre a rappresentanti diplomatici del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale già presenti in loco.
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Muore Prigozin, capo del gruppo Wagner- Con i suoi uomini marcia verso Mosca, ma improvvisamente si ferma
La rivolta del gruppo Wagner (vicenda nota anche come marcia su Mosca o ribellione di Prigožin è stata una sedizione armata iniziata il 23 giugno 2023 da parte della Compagnia militare privata “Wagner” contro le forze terrestri russe, a seguito delle crescenti tensioni tra il suo fondatore e dominus Evgenij Prigožin, il ministro della difesa russo, Sergej Šojgu, e il capo di stato maggiore della difesa russo, Valerij Gerasimov. Nel corso della giornata del 24 giugno le forze di Prigožin presero il controllo di Rostov sul Don e del quartier generale del distretto militare meridionale, avanzando successivamente verso Mosca in colonna motorizzata A seguito di negoziati con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, Prigožin ha accettato di fermare l’avanzata verso Moscae di ritirarsi da Rostov sul Don. Nel frattempo, il servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha aperto un caso per ribellione armata ai sensi dell’articolo 279 del codice penale, ma il 27 giugno lo ha archiviato ritirando le accuse affermando che i ribelli avevano “cessato le azioni direttamente volte a commettere un crimine”. Prigožin ha descritto la ribellione come una vendetta contro quello che ha definito essere un affronto alle sue forze mercenarie da parte del ministero.] Ha inoltre accusato il ministro della Difesa, Sergej Šojgu, di giustificare l’invasione russa dell’Ucraina, conducendola a beneficio delle élite russe, e lo ha incolpato per i fallimenti militari della Russia in Ucraina. n un discorso alla nazione, Putin ha affermato che le azioni del Gruppo Wagner sono state un atto di tradimento descrivendole come una “pugnalata alla schiena” durante la guerra russo-ucraina, e minacciando di compiere “passi severi” per sopprimere l’ammutinamento.Il ministero della Difesa ha negato le affermazioni di Prigožin di un attacco alle sue forze, mentre il generale russo Sergej Surovikin ha invitato il Gruppo Wagner a deporre le armi.
Scoppia la guerra tra Hamas ed Israele
Il rischio genocidio del popolo palestinese a Gaza
Il 7 ottobre 2023 l’organizzazione estremista palestinese Hamas ha sferrato un attacco senza precedenti contro Israele, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo in ostaggio centinaia di civili. Nel gito di poche ore Israele ha dato il via a un’offensiva militare via terra, aria e acqua contro la Striscia di Gaza. In due mesi e mezzo sono state uccise oltre 20mila persone, di cui il 40 per cento bambini. Circa metà degli edifici della Striscia di Gaza sono stati distrutti. Le Nazioni Unite hanno parlato di “rischio genocidio del popolo palestinese
Altri avvenimenti legati all’ambiente
Il risultato della Cop28 di Dubai, la conferenza sul clima 2023
Luci e ombre. Speranze e disillusione. Polemiche e sospetti. Il 13 dicembre 2023 la ventottesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, la Cop28 di Dubai, si è conclusa dopo trattative estenuanti che hanno portato ad un testo che ha una caratteristica indiscutibile: nei passaggi fondamentali, a cominciare da quelli relativi alla transizione energetica e al futuro delle fonti fossili, le parole scelte sono interpretabili. Il che lascia aperta ogni possibilità: dipenderà ancora una volta dai governi se il clima della Terra sarà tutelato o meno. E la prossima conferenza, la Cop29, si terrà in Azerbaigian.
Cosa resta del Nagorno-Karabakh, dopo l’operazione dell’Azerbaigian
Il 19 settembre 2023 proprio l’Azerbaigian ha dato il via a un’operazione militare lampo contro il Nagorno-Karabakh, stato separatista situato in territorio azero ma abitato per la maggior parte da persone di etnia armena. Le autorità locali si sono arrese e la guerra che andava avanti da 30 anni, con un bilancio di circa 30mila morti, si è conclusa. Migliaia di armeni sono fuggiti dalle loro case per paura di subire violenze e discriminazioni da parte delle forze dell’Azerbaijan.
Gli incendi estremi in Canada, fomentati dalla crisi climatica
Tra luglio e agosto, il Canada è stato devastato da centinaia e centinaia di incendi giganteschi, che hanno bruciato milioni di ettari per settimane. In alcune zone, a lungo, i vigili del fuoco non sono stati in grado di domare i roghi. Migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case. Siccità e temperature alte hanno contribuito a generare e far crescere gli incendi: la “mano” dei cambiamenti climatici si fa sentire ovunque nel mondo.
Il 2023 viene dichiarato l’anno più caldo di sempre
L’8 novembre, quando mancano ancora quasi due mesi alla fine dell’anno, gli scienziati spiegano che il 2023 è destinato a rimanere alla storia come l’anno più caldo mai vissuto finora dall’umanità, almeno da quando le temperature vengono registrate con regolarità. Il riscaldamento globale, figlio di un modello di sviluppo
insostenibile basato sui combustibili fossili e dell’inazione dei governi per la transizione, sembra entrato nel vivo delle sue esternazioni estreme
Le alluvioni estreme in Emilia-Romagna causano danni per 10 miliardi di euro
Nel mese di maggio gravissime alluvioni hanno colpito l’Emilia-Romagna che, per alcuni giorni, si è trasformata in una palude. Il disastro, senza precedenti per portata e dimensioni, ha fatto registrare 17 morti, oltre 20mila sfollati e cifre impressionanti: a Faenza l’acqua ha superato i 6 metri in altezza. La superficie di territorio del comune di Ravenna che è stata evacuata è pari a 10.873 ettari. I danni che si sono potuti contare, finora, ammontano a oltre 10 miliardi di euro. Un’enormità se confrontato allo stanziamento di meno di 1 miliardo di dollari promesso dalla comunità internazionale per il fondo sulle perdite e i danni, alla Cop28.