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La Biobanca dell’OPG XXIII dedicata alla memoria di Giorgio Angeletti

La Biobanca dell’OPG XXIII dedicata alla memoria di Giorgio Angeletti

La cerimonia di intitolazione della Biobanca a Giorgio Angeletti, medico e imprenditore bergamasco, titolare del Laboratorio Farmacologico S.A.L.F. fondato nel 1921, si è tenuta martedì 19 dicembre. La dedica è stata decisa dai vertici dell’ASST Papa Giovanni XXIII in accordo con la famiglia. La S.A.L.F. S.p.A. ha sponsorizzato un progetto dell’ASST Papa Giovanni XXIII che punta a implementare in Ospedale l’utilizzo della tecnologia Next Generation Sequencing (NGS).

La targa con la nuova intitolazione della Biobanca è stata posta proprio all’ingresso della struttura dove sono crioconservati i campioni biologici, nei sotterranei del Papa Giovanni XXIII. Insieme al Direttore generale Maria Beatrice Stasi, al Direttore sanitario Fabio Pezzoli, ad Andrea Gianatti, Direttore dell’Anatomia patologica e Direttore del Dipartimento Medicina di Laboratorio e a Marco Arosio, responsabile della Biobanca, la targa è stata svelata da Aldo Angeletti, Amministratore delegato della S.A.L.F. S.p.A., dal fratello Paolo Angeletti e dalla sorella Carla Angeletti in qualità di Consiglieri delegati. Presenti anche altri componenti della famiglia Angeletti, giunta ora alla quarta generazione alla guida del Laboratorio farmaceutico.

La cerimonia di intitolazione è stata l’occasione per presentare il progetto dal titolo “La medicina di precisione in oncologia: caratterizzazione molecolare dei tumori solidi per la terapia personalizzata”. Il progetto permetterà il progressivo passaggio alla diagnostica NGS, basata sulla biologia molecolare avanzata per i pazienti affetti da patologia tumorale e si avvarrà proprio dello sviluppo strutturale ed organizzativo della stessa Biobanca che rappresenterà il necessario supporto per la crioconservazione dei prelievi biologici.

Il progetto, per un finanziamento complessivo di 290.000 € messi a disposizione da S.A.L.F. S.p.A., è già stato avviato. Due giovani ricercatori, Giulia Ghirardi e Nicola Bianchi sono stati selezionati per l’assegnazione di due borse di studio, sempre dedicate a Giorgio Angeletti, per l’avvio dell’attività necessaria ad introdurre la tecnologia NGS. Con l’aiuto dei due borsisti, sono in fase di revisione i percorsi per la diagnostica nelle sospette patologie tumorali. Saranno inoltre introdotte le procedure per la preparazione dei campioni e quelle per lo stoccaggio. Una seconda fase del progetto riguarda l’infrastruttura. Sarà acquisita la strumentazione per la preparazione e lo stoccaggio dei campioni biologici, una volta sequenziati da uno strumento già presente in Ospedale. Per aumentare ulteriormente le capacità di stoccaggio dei campioni biologici – in aggiunta agli oltre 200mila campioni già presenti e potenzialmente idonei per essere processati con la nuova tecnologia NGS – è stata individuata un’area dell’Ospedale dove sorgerà una seconda sezione della Biobanca “Giorgio Angeletti”. I locali dovranno essere adattati per rispondere ai requisiti di sicurezza per la corretta crioconservazione dei futuri prelievi.

DICHIARAZIONI:

Aldo, Carla e Paolo Angeletti (S.A.L.F. S.p.A.): “Siamo particolarmente grati alla Direzione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII per aver potuto coronare oggi il progetto – nato in occasione del centenario dell’azienda (2021) – di dedicare alla memoria di nostro padre un’eccellenza nel campo della ricerca e della tecnologia in ambito medico e sanitario. S.A.L.F. da più di un secolo opera in campo farmaceutico fornendo alle strutture ospedaliere in Italia e all’estero soluzioni e farmaci per la salute ed il benessere dei pazienti. Grazie alla continua ricerca e sviluppo in ambito farmacologico l’azienda offre inoltre un’ampia gamma di soluzioni per la conservazione degli organi utilizzata durante le operazioni di trapianto. Crediamo quindi che non potesse esserci modo migliore per onorare il ricordo di nostro padre che finanziare un progetto così importante e all’avanguardia in ambito sanitario come la Biobanca che rappresenta un’eccellenza scientifica e tecnica all’interno dell’Ospedale oltre che un orgoglio per tutto il nostro territorio e per la ricerca medica a livello nazionale. Riteniamo altresì che questa collaborazione rappresenti anche un bell’esempio di sinergia “pubblico-privato” ad esclusivo vantaggio della cura dei pazienti e della salute pubblica”

Andrea Gianatti, Direttore dell’Anatomia patologica e Direttore del Dipartimento Medicina di Laboratorio: “Grazie al sostegno di S.A.L.F. S.p.A. ci prepariamo per il futuro. La tecnologia NGS sta trasformando la diagnostica rendendola più rapida, semplice e altamente precisa. Stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione. Per rendere l’idea, è come passare da un sistema di trasporto collettivo basato su treni a breve percorrenza ad una nuova rete ad alta velocità. In aggiunta, a prezzi notevolmente inferiori. NGS aprirà le porte alla medicina di precisione in ambito terapeutico. Il molecular tumor board discuterà, caso per caso, la migliore terapia per curare il tumore specifico di ciascun singolo paziente. Aumentano infine le possibilità per il Papa Giovanni di partecipare ai trials clinici internazionali, con l’obiettivo di favorire le conoscenze scientifiche e allo stesso tempo di rendere disponibili per i nostri pazienti sempre più le cure terapeutiche innovative già nel corso della sperimentazione”.

Marco Arosio, responsabile Biobanca: “Il progetto consentirà di portare la Biobanca ad un livello di attività superiroe, che non si accontenti semplicemente della quantità dei campioni e dei dati, ma che favorisca la qualità dei campioni e dei dati ad essi associati. Il progetto mira ad introdurre quella che in gergo chiamiamo ‘biobanking 3.0’, cioè la soddisfazione degli stakeholders. Puntiamo alla trasparenza e all’attivo coinvolgimento dei pazienti, da un lato, perché capiscano l’importanza dei loro campioni per la ricerca. Dall’altro puntiamo a coinvolgere anche i ricercatori, perché possano sfruttare al meglio queste biorisorse nell’interesse dei pazienti stessi”.

Maria Beatrice Stasi, Direttore generale: “Da sempre l’ospedale Papa Giovanni XXIII ha nel proprio DNA l’innovazione tecnologica come uno dei fattori strategici di crescita e di sviluppo. Un centro ad elevata specializzazione nella formazione, diagnosi, cura e ricerca non può che essere un centro costantemente aggiornato, tanto a livello professionale quanto tecnologico. Spesso puntiamo addirittura a precorrere i tempi, diventando protagonisti stessi dell’innovazione. La ricerca clinica permette di offrire ai pazienti il futuro della diagnosi e delle cure, prima ancora che queste vengano messe a disposizione di tutti. Per questo crediamo alle potenzialità offerte dal sistema NGS nella lotta ai tumori, la vera sfida dei prossimi decenni. Ringrazio S.A.L.F. S.p.A. per la generosità dimostrata in questa entusiasmante sfida per il bene dei nostri pazienti”.

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