La Basilica di Santa Maria Maggiore, in Città Alta a Bergamo, ha ospitato la prima proiezione di ‘Restauratio Humana’, il documentario dedicato ai lavori di restauro del Coro ligneo disegnato da Lorenzo Lotto e intarsiato da Giovan Francesco Capoferri, situato nell’abside della chiesa.
Il cortometraggio (55 minuti) – realizzato dalla casa di produzione Coral Climb, curato dai registi Dede Preti e Marco Madoglio, con la direzione scientifica di Stefano Marziali –, intende non solo raccontare il monumentale intervento di restauro – sostenuto da Fondazione Banca Popolare di Bergamo, partner unico del restauro –, durato un anno e mezzo e concluso nell’ottobre 2023, ma anche puntare l’attenzione su chi ha eseguito materialmente i lavori – il team guidato dal restauratore Luciano Gritti – e sulle figure degli stessi Capoferri e Lotto, sulla loro storia, la loro arte e i misteri che la accompagnano; descrivendo, in sintesi, il rapporto tra la persona e l’opera.
Seguendo i lavori che lo hanno riportato alla sua originaria bellezza, il documentario permette di addentrarsi sempre più nel maestoso Coro: immagini di straordinaria qualità – sui dettagli degli intarsi, sulle diverse fasi dell’intervento e sulle nuove scoperte emerse – riportano lo spettatore all’interno di ‘Cantiere Vivo’, l’innovativo progetto di valorizzazione del restauro che ha reso osservabili i lavori in tutte le loro fasi ai visitatori (oltre 700 mila), mentre le interviste ad alcuni esperti aiutano ad approfondire la conoscenza dell’opera. Una vera e propria operazione culturale, su più livelli, che intende raccontare un’esperienza unica di conservazione di un bene culturale dallo straordinario valore.
Fabio Bombardieri, presidente Fondazione MIA: «Il coro ligneo di Capoferri e Lotto, che ammiriamo ora in tutto il suo rinnovato splendore nel cuore della Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo, rappresenta un tassello prezioso delle nostre radici, della nostra identità ed eredità culturale. Questo documentario non è soltanto un racconto visivo del restauro, ma anche e soprattutto una testimonianza di impegno, passione e resilienza, un momento di celebrazione della bellezza e di riflessione sull’arte e sull’importanza del lavoro dell’uomo per preservare il patrimonio artistico, per trasmetterne lo splendore e l’importanza alle generazioni future, per ispirarle ad azioni virtuose».
Stefano Marziali, Smart Puzzle, ideatore e direttore scientifico ‘Cantiere Vivo’: «‘Cantiere Vivo’ è stato partecipazione, curiosità, innovazione, educazione, collaborazione. È stato un esempio di come dovrebbe essere gestito un bene culturale. Fondazione MIA ha saputo trasformare un intervento di manutenzione in un motore culturale, che ha avuto un impatto misurabile sulla città, sulle scuole, sul turismo e sulla sostenibilità stessa della Basilica. L’ultimo suo prodotto è un documentario, un racconto a cui abbiamo dato un taglio divulgativo e coinvolgente, ma con affondi profondi su temi fondanti, così da lasciare un ricordo del nostro Coro e della nostra città a chi già la conosce e a chi ancora la deve scoprire».
Dede Preti e Marco Madoglio, Coral Climb, registi del documentario ‘Restauratio Humana’: «‘Restauratio Humana’ è la scritta che si trova su uno dei coperti disegnati da Lorenzo Lotto e intarsiati da Giovan Francesco Capoferri all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo. Ci è sembrato il titolo migliore per un documentario, nato da un nostro interesse verso l’opera, che vorrebbe raccontare sia il restauro – e quindi il “rimettere a nuovo”, il “ridare vita” – sia l’aspetto umano di chi lo ha concepito e di chi lo ha riportato alla sua bellezza originaria. Un cortometraggio che, seguendo le varie fasi di lavorazione, porta lo spettatore ad addentrarsi sempre più nell’opera scoprendo i molti significati in essa contenuti anche grazie all’aiuto di alcuni esperti».
