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Gli studenti del Liceo Falcone traducono in lingue straniere la fiaba del delfino Robby sul trapianto

Gli studenti del Liceo Falcone traducono in lingue straniere la fiaba del delfino Robby sul trapianto

Il libretto con la storia di Robby il delfino con la pinna arcobaleno, che presenta l’evento trapianto come un dono che salva la vita, è stata tradotta dagli studenti del Liceo Linguistico Giovanni Falcone di Bergamo in:
– albanese
– rumeno
– inglese
– francese
– russo
– arabo (in preparazione)
Grazie ad Ivana, mamma di un paziente della Pediatria, il libro è stato tradotto anche in
– serbo.

Maria Beatrice Stasi, Direttore generale ASST Papa Giovanni XXIII
Ringrazio gli studenti del Liceo Falcone che con questa iniziativa aggiungono valore all’attività di trapianto pediatrico che vede il nostro ospedale come punto di riferimento. La storia di Robby ci permette di introdurre un vero e proprio consenso informato a misura di bambino. Grazie a queste traduzioni sarà ora più semplice per noi preparare i bambini e genitori che parlano lingue diverse dalla nostra al percorso clinico che li aspetta.

Milena Lazzaroni, presidente Amici della Pediatria
Robby, il delfino con la pinna arcobaleno è una mascotte del nostro ospedale, un Amico dei bambini che, dal 2007, con estrema fluidità li porta all’interno di un racconto della sua vita con momenti difficili e felici, dedicandosi a temi come la vita, la malattia, la donazione e la speranza. Spesso è difficile presentare ad un bambino un programma terapeutico tanto complesso e faticoso, quanto inevitabile; i bambini vogliono spesso sapere che cosa li attende o che cosa hanno vissuto da piccoli, che cosa rappresenta quella cicatrice sulla pancia, perché devono prendere tutti i giorni determinati farmaci. Da queste domande è nata la fiaba di Robby, con il contributo di medici, genitori, infermieri, psicologi e amici del Centro Trapianto Pediatrico degli OO.RR. di Bergamo, che presenta l’evento trapianto come un dono che salva la vita e che vede tante persone accompagnare il bambino e la sua famiglia in questo cammino difficile, ma di speranza.
Una fiaba che riteniamo possa essere utile anche ad altri bambini, in altri Centri Trapianto, nei Reparti di Pediatria o nelle scuole, per pensare alla malattia come occasione di relazione, di solidarietà e di accoglienza e per offrire una nuova opportunità per abbattere i muri dell’indifferenza o del pregiudizio.
Il prezioso dono del Liceo Falcone aggiunge altri mattoncini della nostra storia a fianco dei bambini ricoverati; Robby è lo strumento che psicologi, mediatori e medici utilizzano anche con i bambini stranieri che si affidano al nostro ospedale per trovare la soluzione ai problemi di salute dei propri figli.
L’associazione in passato ha sostenuto, per diversi anni, il supporto psicologico e la mediazione culturale a favore di bambini e familiari, divenuti oggi servizi permanenti dell’ospedale. Sapere che Robby possa diventare Amico di tanti altri bambini in diverse lingue del mondo ci rende felici ed onorati di questo nuovo traguardo che aggiunge uno strumento utile e fondamentale nella relazione di cura.
Nel 2019, in collaborazione con lo Studio Bozzetto, abbiamo realizzato il cartone animato di Robby che prossimamente avrà i sottotitoli in diverse lingue.
L’associazione è onorata della preziosa collaborazione degli studenti e delle insegnanti del Liceo Falcone ed incontrare i ragazzi, ascoltare la loro soddisfazione nell’aver costruito con il loro lavoro un ponte comunicativo a sostegno del percorso del trapianto è stato meraviglioso. Questo dono, unitamente alle proposte di lettura in presenza o podcast, è un abbraccio a bambini e ragazzi che sostiene.
Inoltre Mamma Ivana ha voluto valorizzare il tempo dell’attesa del trapianto della figlia facendo un dono ai bambini del suo paese d’origine, la Serbia, pensando all’altro nella medesima difficoltà, ma con la consapevolezza che Robby, tradotto in serbo, possa essere un aiuto concreto.
Ancora una volta il lavoro di squadra per ESSERCI dimostra la sua forza nel generare benessere a favore dei bambini ricoverati.

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