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Situazione critica in Valle Camonica dove si segnalano diversi smottamenti. Lago d’Iseo osservato speciale

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È stata sufficiente una nevicata copiosa, seguita da una giornata e una nottata di pioggia, per mettere in evidenza tutta la fragilità della valle Camonica .. Sono numerosi i paesi, dalla bassa all’alta valle, che hanno segnalato danni, frane e smottamenti. Il cielo ha scaricato, in meno di 24 ore, oltre 150 millimetri di pioggia.

La situazione più complessa è quella di via Vigne a Piancogno, dove nella notte tra giovedì e venerdì massi enormi si sono staccati dalla parete rocciosa che sovrasta la località. Circa 500 metri cubi di materiale, che sono finiti sulle abitazioni: una decina di persone restano fuori casa.

Nella notte di venerdì invece a Capo di Ponte e a Sellero le strade sono state invase da fango e acqua e alcuni torrenti sono usciti dagli argini. Una colata di fango e detriti ha invaso il centro storico di Pescarzo  di Capo di Ponte  allagando decine di scantinati, mentre in località Racol c’è stata una frana che ha costretto allo sgombero delle baite della zona. Nella vicina Novelle  di Sellero la situazione è molto simile: strade allagate e diversi dissesti.

Danni e disagi pure nel confinante Berzo Demo, dove diverse aziende della zona industriale di Forno d’Allione sono state allagate. Inagibile la ciclabile, alcune strade e la galleria della statale 42, chiusa dalla notte per la formazione di una grossa pozza d’acqua, così come danneggiata è stata pure la ferrovia: ieri Trenord ha effettuato un sopralluogo per valutare il tratto, già chiuso in quella zona. A Cevo cinque frane nell’arco di un paio di chilometri hanno di nuovo costretto alla chiusura la provinciale 6. A Saviore si sono registrati numerosi smottamenti e si è temuto il peggio anche a Paspardo, già gravemente colpita a inizio novembre, dove la provinciale 88 è stata chiusa diverse ore. Il fiume Oglio, minaccioso e oltre i livelli di guardia, è esondato in diversi punti.

Resta alta l’attenzione anche sul Sebino, dove forti raffiche di vento e onde alte fino a un metro e mezzo hanno messo in crisi Iseo. Le condizioni del lago, il cui riempimento è al 100.7% con il misuratore di Sarnico che segna 110 centimetri, ha costretto l’amministrazione comunale a chiudere temporaneamente il lungolago Marconi.

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