Nella foto l’uscita degli studenti dal “Decio Celeri”
«Eduscopio 2023», la nuova edizione del rapporto annuale della Fondazione Agnelli dedicato alla qualità e ai risultati delle scuole superiori, conferma per il Liceo Celeri di Lovere il primato per i licei classici e artistici mentre per gli scientifici rimane in vetta il Fantoni di Clusone (e il Mascheroni lo è per lo scientifico a indirizzo scienze applicate). E’ uno scenario che conferma gli ottimi risultati degli anni scorsi il che vuol dire non si è trattato di un fuoco di paglia
La Fondazione Agnelli ha lanciato la nuova edizione 2023 di Eduscopio.it, il portale dedicato alle scuole secondarie di II grado. Questa piattaforma offre dati aggiornati su come le scuole preparano gli studenti per gli studi universitari o il mondo del lavoro dopo il diploma, suddivisi per città e indirizzo di studio.
Con oltre 2,8 milioni di utenti unici e più di 13,3 milioni di pagine consultate fin dalla sua nascita nel 2014, Eduscopio si conferma uno strumento fondamentale per gli studenti e le loro famiglie nella scelta del percorso di studi successivo alla terza media.
L’obiettivo principale di Eduscopio è aiutare gli studenti a fare scelte più consapevoli riguardo al loro futuro educativo. Troppo spesso, il consiglio orientativo nelle scuole si limita a valutare il profitto scolastico, trascurando di individuare gli interessi e le inclinazioni degli studenti. Per affrontare questa lacuna, la Fondazione Agnelli propone anche la piattaforma gratuita Futuri (www.futuri.org) per le scuole secondarie di I grado, che offre attività di orientamento per i tre anni, aiutando così i docenti nella definizione del consiglio finale. Per la nuova edizione di Eduscopio, sono stati analizzati i dati di 1.326.000 diplomati italiani di 7.850 scuole relativi agli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020. Le analisi si sono concentrate su due aspetti cruciali dell’educazione: La capacità delle scuole tecniche e professionali di preparare gli studenti per il mondo del lavoro, per coloro che non intendono proseguire gli studi universitari.
Interessante è l’analisi dei risultati dei diplomati del 2020, che si sono confrontati con un esame di maturità e il primo anno di università durante la pandemia da Covid-19. I dati mostrano un notevole aumento nella media dei voti degli studenti diplomati nel 2020 rispetto agli anni precedenti, influenzato dalle diverse modalità dell’esame in quell’anno. Inoltre, la percentuale di studenti che si sono immatricolati all’università immediatamente dopo il diploma è aumentata rispetto agli anni precedenti, con un picco per i diplomati provenienti dal liceo linguistico. Tuttavia, c’è un aspetto preoccupante: è notevolmente aumentata la percentuale di studenti che non hanno sostenuto alcun esame durante il loro primo anno di università. Questo potrebbe essere dovuto all’incertezza causata dalla pandemia e dalle prospettive incerte del mercato del lavoro nel 2020.