È stato presentatoi il report 2023 di Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionanali) L’osservatorio permanente valuta l’assistenza ospedaliera, consente di monitorare i trattamenti di provata efficacia, le modalità di erogazione e le performance assistenziali.
In sintesi, scandaglia gli ospedali italiani, evidenziandone punti di forza e criticità. Riguardo alle prestazioni dell’anno 2022, sono stati messi sotto la lente circa 1.400 ospedali pubblici e privati. Tra questi, ci sono tre realtà bresciane che si sono distinte per la loro efficienza in alcuni settori In particolare, i dati del rapporto evidenziano come il 2022 sia stato un anno caratterizzato da una significativa ripresa delle attività, che ha fatto registrare un aumento dei ricoveri rispetto al 2021 (+328 mila). È inoltre proseguito il riavvicinamento dei volumi ai livelli prepandemici soprattutto per l’attività programmata e per quella diurna, sebbene persista una riduzione del 10% rispetto al 2019.
Complessivamente, nel triennio 2020-2022 la riduzione dell’attività ospedaliera stimata sui volumi del 2019 è stata pari a 3 milioni e 800 mila ricoveri. Per redarre il report, sono stati calcolati 195 indicatori, di cui 270 sull’assistenza ospedaliera e 25 sull’assistenza territoriale.
Al vertice della classifica 2022 in ambito cardiovascolare c’è l’Azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, unica struttura italiana ad ottenere la valutazione di «livello di qualità molto alto». Sono al «livello di qualità alto» altri 17 ospedali, tra cui c’è la Humanitas Gavazzeni (Bergamo) Fondazione Poliambulanza di Brescia. Il Presidio ospedaliero di Chiari, invece, è tra i primi 10 in Italia per tempestività (entro 90 minuti) nell’esecuzione di angioplastica coronarica nei pazienti con infarto.
L’ Humanitas Gavazzeni (Bergamo) e Il Civile di Brescia sono tra i 32 migliori ospedali nell’ambito della chirurgia oncologica, con prestazioni molto alte ma ai vertici della valutazione ci sono l’Ospedale di Mestre, l’azienda Ospedale Università di Padova, lo Stabilimento Umberto I G.M. Lancisi di Ancona e Policlinico universitario Gemelli di Roma.
L’area osteomuscolare è valutata sinteticamente nel treemap attraverso 3 indicatori:
– Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero nei pazienti di età ≥65 anni – Intervento di protesi di anca: riammissioni a 30 giorni – Intervento di protesi di ginocchio: riammissioni a 30 giorni – È stata applicata una soglia di volume per struttura di almeno 80 interventi annui per le
Risultano 338 strutture con tutti e tre gli indicatori del treemap valutati; tra queste, 28 raggiungono un livello di qualità molto alto tra cui troviamo : Policlinico San Marco Osio Sotto, Policlinico San Pietro (Ponte San Pietro), Ospedale M.. Antonio Locatelli (Piario),