Il torrente, il cui corso è stato deviato, scava e sposta quantità di terreno che potrebbe creare qualche serio problema
Nel corso della scorsa estate, in occasione delle forti precipitazioni che si abbatterono anche in valle Camonica in due diverse ondate nel corso del mese di luglio, il corso del torrente Paghera – che solca l’omonima vallata dal rifugio Aviolo fino al fondovalle di Vezza d’Oglio – era stato deviato.
Un fenomeno che ha portato le acque a non scorrere più nell’alveo naturale, ma alcuni metri più a destra, verso il sentiero che porta all’Aviolo, uno dei più battuti e amati dagli escursionisti. in tre mesi l’anomalo scorrere del torrente ha determinato un dissesto preoccupante, con una porzione del versante montano, a picco, che è franata a valle e centinaia di metri cubi di materiale che sono finiti a fondovalle, dove passa il Paghera.
E’ stata completamente ostruita la briglia, realizzata pochi anni fa per trattenere i detriti portati a valle dal torrente; oggi il materiale si sta depositando velocemente in alveo, facendolo tracimare anche nei pressi della strada di fondovalle che conduce al rifugio Alla Cascata, punto di partenza per l’Aviolo. A documentare ciò che sta accadendo sono una serie di immagini scattate da Enel, che in zona ha alcuni manufatti e che ha segnalato la cosa.
L’Amministrazione, già a conoscenza dell’accaduto, ha allertato nel fine settimana l’Ufficio territoriale della Regione, responsabile del reticolo idrico primario, perché intervenga al più presto. Serve d’urgenza lo svuotamento della briglia e, quindi, capire come intervenire per fermare la frana. Diversamente potrebbe non essere più percorribile neppure il sentiero per l’Aviolo, con danni anche per il turismo dell’area.
La «frana dell’Aviolo» si aggiunge ai tanti fronti pericolosi della Valcamonica, tra cui la Valrabbia, Niardo, il Blè e tutti gli altri. Situazioni delicatissime che si ripresentano con frequenza. Le piogge di fine ottobre hanno aggravato una situazione già conosciuta perchè il nuovo corso del torrente provoca una grossa erosione, perché scava non su roccia, ma su terreno nonstabile