È stato presentato sabato 29 aprile in Municipio a Valbrembilla il report finale sul progetto «Turnà a ‘ndomà» del padiglione Expo del Kuwait, commissionato da Comune e Pro Loco alla scuola di Management dell’Università degli Studi di Bergamo. La ricerca, coordinata dai docenti Mauro Cavallone e Francesca Magno, ha avuto la finalità di definire quella che più opportunamente sarà la destinazione d’uso del Padiglione EXPO del Kuwait nella prospettiva cittadina. «L’obiettivo del progetto è quello di realizzare uno spazio funzionale dove apprendere nuove competenze, stimolare l’aggregazione e nuove idee per fare impresa e mettersi in gioco, migliorare la qualità della vita in Valbrembilla, oltre che valorizzarne il territorio», si legge nel documento.
Il report rivolto all’intera comunità di Valbrembilla (4397 abitanti) è stato diviso in due fasi, focus group e questionari. La prima fase, quella dei 7 focus group, 2 con le imprese e 5 con i cittadini, ha visto coinvolti un totale di 54 opinion leader, tra cui 21 imprenditori e 33 cittadini. Tra gli aspetti positivi del vivere in Valbrembilla sono emersi la presenza di un tessuto imprenditoriale, la natura e la solidarietà tra cittadini, criticità sotto il profilo legato alla viabilità e della logistica. Dai focus group è emerso inoltre che l’uso del padiglione dovrebbe essere quello di spazio destinato a corsi di formazione, area feste ed eventi, e centro culturale. Emergono poi criticità e perplessità sulla complessità della gestione della struttura.
Dai focus, una volta registrati, trascritti e analizzati, sono state tradotte le tabelle da cui si è ricavato il questionario (seconda fase) rivolto a tutti i cittadini. Interessate complessivamente 463 persone, di questi 84 hanno rifiutato qualsiasi domanda mentre 76 non erano residenti.
Con il questionario, tenuto nei mesi di febbraio e marzo, si sono andati a confermare alcuni dei punti già emersi attraverso i gruppi focali sul «vivere Valbrembilla», ossia tornano tra gli aspetti negativi esplicitati dagli intervistati: viabilità e logistica (69%), la mancanza di infrastrutture e servizi (37%), la poca vita sociale (35%). Confermati invece tra gli aspetti positivi il volontariato (50%) e il legame impresa – territorio (49%). Tra le preferenze per la destinazione d’uso del Padiglione Kuwait EXPO sono state indicate l’utilizzo dell’area per eventi e feste, corsi di formazione, centro per iniziative culturali e luogo per la valorizzazione dei prodotti tipici locali. È stata sottilineata la difficoltà gestionale, per altri il progetto è poco concreto e uno spreco di risorse, insomma non prioritario.
«Si consiglia di fare della cultura il cuore del progetto – conclude il report -. Cultura che guarda al passato in chiave educativa, aprendosi a forme di turismo industriale, e che allo stesso tempo si schiude al mondo e si proietta al futuro». Il Padiglione EXPO sarà, quindi, un luogo multidisciplinare e aperto che coniugherà economia e sociale, collegato cioè alle radici operose del territorio e al contempo aperto al bisogno evidenziato di cultura. «Il progetto definitivo è stato approvato lo scorso 20 aprile e a giorni verrà pubblicato – ha dichiarato il sindaco del comune di Val Brembilla Damiano Zambelli nel corso della conferenza stampa –. Serviranno poi trenta giorni di tempo per sapere quale impresa si occuperà dei lavori». La base d’asta è fissata a 1 milione e 250 mila euro.