I volontari che gestiscono l’incubatoio ittico di Angolo Terme hanno ricevuto la visita dell’assessore regionale Beduschi e del consigliere camuno Invernici
Incubatoio di valle di Angolo Terme è di proprietà del comune di Angolo Terme ed è finalizzato alla riproduzione, fecondazione e schiusa delle uova e primo accrescimento per il ripopolamento mediante semina delle acque pubbliche.
L’attività prevalente consiste nella produzione di novellame di Salmonidi ottenuto da uova certificate indenni dalle malattie virali SEV e NEI.
Dopo la schiusa gli avannotti sono alimentati fino al raggiungimento della taglia da ripopolamento prescelta. Una quota di pesci può essere portata fino allo stadio adulto e mantenuta nelle vasche di maggiori dimensioni per costituire uno stock di riproduttori.
La suddivisione degli spazi interni è funzionale alle attività connesse alle varie fasi di fecondazione ed accrescimento ittico: Sulla base delle caratteristiche impiantistiche, l’incubatoio garantisce la produzione di 30.000 pezzi di Trota marmorata 6-9 cm e 220.000 di Trota fario della medesima misura, con taglie e volumi modulabili.
La struttura ha ottenuto da ATS Montagna l’autorizzazione sanitaria per “Impresa di acquacoltura”.
L’ incubatoio di Angolo Terme permette di allevare le trote destinate a ripopolare il Dezzo, ma anche trote marmorate, salmerini e le trote lacustri per il lago Moro. Soddisfazione per questa opera è stata espressa sia dai camuni che dalla Val di Scalve.
L’impianto si trova all’inizio della via Mala, in territorio di Angolo Terme, ed è costato 235mila euro, il 50 per cento finanziato da Regione Lombardia, il 25% dal Comune e dalla Comunità Montana di Scalve e il restante 25% dalla Comunità Montana di Valle Camonica. La gestione è affidata alle associazioni dei pescatori e ai volontari.