Nella notte scorsa, quella che va tra sabato 26 e domenica 27 agosto il maltempo ha flagellato una parte della provincia bergamasca. con temporali con raffiche di vento: alberi abbattuti e una grandinata non usuale a San Giovanni Bianco. Problemi anche nella zona di Dalmine dove il forte vento ha portato in frantumi la vetrata della piscina
In provincia di Brescia il fenomeno più preoccupante riguarda il territorio della Valle Camonica ed esattamente quello di Sonico intorno alle 2,30 è scattato l’allarme per un rischio esondazione registrato dai sensori collocati all’interno della valle Rabbia. Il pensiero è andato al disastro del 2012, quando una frana si staccò a quota 1.400 metri arrivando ai 700 metri del paese, lasciando il centro isolato per alcuni giorni.
L’abitato della frazione di Rino, la zona più esposta alla furia delle acque, è stato evacuato. Circa una sessantina le persone che hanno lasciato la loro casa. Buona parte di esse ha già trovato alloggio, ospitata da parenti della zona, le altre persone invece hanno trovato riparo nel bar del paese.
La Protezione Civile sta monitorando costantemente l’asta fluviale col faro di profondità, mentre è operativa l’Unità di Crisi Locale. Sul posto anche i Vigili del fuoco con le squadre di Brescia, Darfo e i volontari di Vezza d’Oglio.
Dopo l’allarme e la concitazione della notte, la situazione adesso a Sonico è di relativa calma. O meglio: di attesa. La pioggia ha smesso di cadere e il fronte franoso individuato – circa 30-50mila metri cubi di materiale roccioso – che insiste sull’asta fluviale lungo la valle Gallinera è fermo e privo del pericoloso “tappo” che potrebbe strozzare la discesa di altro materiale. Si prospetta, dunque, una lunga giornata di attesa. Le precipitazioni sono previste in ripresa dalle prossime ore