I fenomeni atmosferici che stanno caratterizzando il mese di luglio non devono indurre a conclusioni errate,. E’ evidente che il pianeta Terra sta attraversando un periodo particolare, che ai lunghi periodi di calura si alternano effetti come quelli scaturiti nei giorni scorsi con forti grandinate che rasano al suolo piante, frutta, orti, piantagioni di mais e arrecano seri danni a strutture e automobili. E’ chiaro: il pianeta si sta scaldando – e non da oggi – e reagisce anche se in forma non omogenea. Ci sono zone, come il bacino del Mediterraneo, dove l’aumento delle temperature è più incisivo ed altre in cui è meno evidente. In alcune aree, per determinati periodi di tempo, si può verificare perfino un temporaneo raffreddamento, ma ciò che conta, quando si parla di clima globale, è l’andamento… globale. Semplice, no?
E non facciamoci trarre in inganno da chi porta esempi accaduti 29 e più anni fa quando in un tal giorno sul nostro territorio si registravano temperature maggiori di quelle registrate in questi giorni. Mettiamoci in testa che, fenomeni accaduti nel corso di questa settimana si ripeteranno e forse con maggiore frequenza ed intensità. Alla base di tutto c’è il comportamento dell’uomo che non rispetta l’ambiente e giorno dopo giorno sottrae alla natura chilometri di metri quadri di area verde. Poi c’è il fatto che gli uomini sulla terra sono decisamente troppi. Siamo ormai ad 8 miliardi con una buona retroguardia di individui che fino a d ora non hanno influito sulle dinamiche dell’inquinamento e vogliono poter disporre delle medesime opportunità di cui hanno potuto disporre altri fino ad oggi. E se sui testi sacri è scritta la frase pronunciata da Dio “Andate e moltiplicatevi” ci viene il sospetto che sia stato omesso quel “con saggezza” che impedisce di applicare una pianificazione delle nascite in grado di dare una prospettiva alla povera Terra