Organizzata e promossa dal Comune di Onore in collaborazione con Promoserio, comincia il 20 luglio la terza edizione del Festival Onore e Cultura: quattro serate di approfondimento culturale sul tema “L’altra metà del monte: le donne nella cultura e nell’ardore”.
Ospite speciale della serata inaugurale sarà Filippo Caccamo, nuova star della comicità italiana, che completa il palinsesto della terza edizione del Festival. Autore e regista, star dei social con oltre un milione di follower tra Instagram, Facebook e TikTok, Filippo Caccamo è prima di tutto uno storico dell’arte. In questo ruolo, ma con la chiave ironica che contraddistingue le sue perfomance, sarà in dialogo con l’insegnante di letteratura Stefano Corsi sul tema “Rosa di montagna – Le donne, la letteratura e la valle”, per un percorso appassionante di conoscenza della donna nell’immaginario letterario attraverso i secoli, con particolare riferimento al mondo alpino e prealpino: dall’amor cortese alla Bella Gigogìn, fino alla contemporaneità.
Quattro gli appuntamenti in cartellone del Festival che fino al 23 luglio, grazie alla presenza di numerosi ospiti tra intellettuali, esperti di letteratura, arte e storia contemporanea, approfondiranno la figura della donna nell’immaginario letterario e nella sua rappresentazione artistica, nel mondo medievale, nel lavoro e il contributo del mondo femminile all’interno delle guerre italiane. Dalla sua prima edizione, il Festival mira a promuovere l’arricchimento culturale e a stimolare il confronto tra esperti e il pubblico, incoraggiando la partecipazione attiva e l’approfondimento delle tematiche proposte.
Ogni appuntamento sarà introdotto dalla lettura di un brano da parte del Teatro Minimo, e coordinato e moderato dal coordinatore scientifico del Festival, il professore Marco Cimmino, figura di spicco nel campo degli studi culturali, che spiega la scelta del tema 2023: “Gli uomini compiono azioni più appariscenti, celebrano se stessi con statue e poemi, apparentemente dominano il campo, ma è la donna che regge sulle spalle la realtà. Esiste una storia mitologizzata, che è appannaggio dell’uomo: alla donna, invece, pertiene il campo del quotidiano. Un quotidiano fatto della materia di cui è intessuta l’eternità. Per questo, spessissimo, l’arte, la cultura, la letteratura, cantano la figura femminile: un tempo, idealizzandone i tratti, oggi, riconoscendone il valore. Così, nella terza edizione del Festival di Onore, abbiamo voluto celebrare la donna nelle sue sfaccettature, cercando di raccontarne l’esistenza e la persistenza nel tempo, non dimenticando mai il legame forte con le tradizioni, le abitudini, la vita artistica e materiale di valle”.