“Bene la retromarcia del CAI, le croci sulle nostre Alpi non si toccano e restano dove sono”. Lo sottolinea in una nota il bergamasco Roberto Anelli, consigliere regionale Lega e vicepresidente della commissione sanità di Regione Lombardia. “Sono oltre 300 le croci posizionate sulle vette delle Alpi e non sono soltanto un simbolo religioso – dichiara Anelli – ma anche culturale e spesso rappresentano il valore e l’eroismo dei soldati italiani caduti combattendo durante la Grande Guerra. Mi associo dunque alle parole del Governatore lombardo Attilio Fontana che immediatamente è intervenuto in difesa delle croci e siamo contenti che il CAI abbia già fatto marcia indietro, in ogni caso resteremo vigili e attenti affinché nessuno tocchi le croci in cima ai nostri monti”.