Cerca
Close this search box.

Il punto sulla battaglia contro la carne sintetica è il tema principale che guida il cartellone dello spazio Coldiretti ad AgriNatura, in un’edizione che conferma la forte attenzione al “cibo sano e lariano” sempre più protagonista della ristorazione contemporanea: già tantissime le persone che hanno voluto aderire alla petizione che continuerà no-stop per l’intera tre giorni. Ma c’è di più, in un’edizione di AgriNatura già da ricordare per i valori trasmessi e per il gran numero di eventi accolti presso il corpo centrale della fiera.

Ricco, oggi, il parterre di autorità che hanno preso la parola dopo il presidente Fortunato Trezzi, a rimarcare il ruolo di Coldiretti inteso come valore sociale e di tutela non solo agricola, ma dell’intera società: “La lotta contro il cibo sintetico va in questa direzione” ha rimarcato il sottosegretario on. Nicola Molteni, mentre l’assessore regionale Alessandro Fermi ha sottolineato il forte radicamento di Coldiretti sul territorio e nella stessa Erba, dove ha sede la federazione interprovinciale (a baricentro fra i due capoluoghi di Como e Lecco) come ricordato anche in presenza del sindaco Mauro Caprani. Altri interventi istituzionali sono stati quelli della Provincia di Como, rappresentata da Maria Grazia Sassi, e della Camera di Commercio, con il presidente Marco Galimberti.

Subito dopo, i ragazzi degli istituti comprensivi di Premana, Cremeno, Casatenovo ed Erba si sono sfidati nell’AgriQuiz condotto in presa diretta dalla struttura di Coldiretti e in contemporanea con la “sfida ai fornelli” tra l’Istituto Superiore di Casatenovo “Fumagalli”, il CFPA di Casargo e l’Istituto Superiore di Erba “Romagnosi” che si sono misurati in una sfida con il risotto protagonista: i ragazzi hanno dovuto preparare un risotto improvvisando la ricetta con gli ingredienti messi a disposizione (e tenuti segreti fino all’ultimo). Una grandissima prova riuscita benissimo, che ha messo a dura prova la giuria tecnica: non è stato facile decretare una vittoria di misura per i ragazzi del Romagnosi. Bravi tutti, in ogni caso.

Sul palco, poi, gli chef Gianni Tarabini e Giancarlo Rebuscini impegnati in momenti diversi con gli showcooking dedicati ai pizzoccheri “stellati Michelin” della Valtellina (La Fiorida, Mantello) e al risotto al Gorgonzola. Nel pomeriggio, invece, è stata la volta dei laboratori didattici che hanno indagato il mondo delle api con Bee Happy, a cura di Barbara Pizzamiglio dell’azienda agricola Cà Dulza.

Domani altro cartellone denso di eventi, con il racconto e live cooking della storia della Carbonara, su cui si riflettono numerose teorie e recenti scoperte: verrà cucinata dal vivo quella che è oggi considerata la ricetta “antesignana”, nata sul confine umbrolaziale: si utilizzeranno però solo materie prime made in Como-Lecco.

Prima, però, ci saranno gli appuntamenti con Agricolazione (dalle ore 10) e con il laboratorio didattico “Le aromatiche… in tutti i sensi”. E, nel pomeriggio, ancora cucina, showcooking (Francesco Cranchi de Il Belvedere di Torno, alle ore 16.30 preparerà uno dei suoi piatti forti, il risotto al pesce persico), “Aperilario” con i vini del territorio e, per tutta la durata di AgriNatura, la possibilità di sottoscrivere la raccolta di firme lanciata da Coldiretti a livello nazionale per dire no al cibo sintetico.

“Anche quest’anno abbiamo voluto proporre un programma denso e intenso, dal forte carattere culturale, che porterà ad indagare le connessioni tra cibo e agricoltura, in uno scenario che proietta sempre più i sapori del territorio su un proscenio internazionale” rimarca Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti lariana.

“AgriNatura ci aiuta a ribadire l’importanza legame inscindibile, quello fra agricoltura, territorio e società civile, che va sempre più rafforzato per accrescere ulteriormente l’appeal del territorio in uno scenario in costante cambiamento. Lo scenario dell’oggi evidenzia il ruolo strategico delle imprese agricole come produttrici di cibo, ma anche la loro azione sul fronte culturale, per l’azione di tutela di identità agroalimentari che divengono patrimonio materiale e immateriale, oltrechè elementi di attrattiva turistica”.