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Una giornata di precipitazioni non basta ad allontanare le preoccupazioni della siccittà

Si sono ribaltate le stagioni. Dopo giornate decisamente primaverili e con la paura del mondo degli agricoltori preoccupati per la mancanza di riserve idriche per la stagione primavera- autunno, ecco che si presenta   un altro scenario con abbondanti precipitazioni in pianura, dove sono  scesi dai 40 ai 50 mm di pioggia e le montagne che si sono coperte di neve a partire dagli 800 metri, Una situazione che sa di beffa per i gestori degli impianti di risalita che questa n e ve la desideravano fin da qualche mese fa. La valle Brembana interess6ta anche da un forte temporale e da raffiche di vento

Ma non dobbiamo che questa sia un’anomalia, ma la neve caduta ieri in un periodo in cui l’allarme siccità e le scarse precipitazioni preoccupano, è notizia degna di nota. Sicuramente pioggia e neve hanno rappresentato un passo avanti, ma di certo non possono colmare il deficit pluviometrico. Servirebbe continuità e ci sarebbe necessità di una lunga serie di perturbazioni atlantiche, intervallate da brevi parentesi stabili. Di solito in aprile e maggio le perturbazioni sono frequenti e questa è stata solo la prima. La speranza è che ne arrivino molte altre.

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