Attività ferma per il pubblico, ma fervono i preparativi al Museo della Fotografia Storica Camuna per una nuova stagione che, lasciata alle spalle la pandemia, vuole tornare ai numeri conseguiti il primo anno dell’inaugurazione che, con gli oltre 5000 ingressi, si posizionò al primo posto tra i musei della valle Camonica. Da un paio di mesi un grande monitor è ospitato presso un’attività commerciale dei portici di Costa Volpino dove vengono proiettate alcune f0tografie rappresentanti uno spaccato del fornitissimo archivio che conta migliaia di scatti. Ma una particolare attenzione è dedicata in questo periodo al catalogo che verrà pronto nelle prossime settimane. Anche in questo caso i soci dell’Associazione proprietaria del Museo non hanno voluto sacrificare le immagini più significative tra quelle esposte nelle 17 stanze della prestigiosa Villa Guidetti a Borno dove ha sede il Museo che propone in visione oltre 1300 fotografie- “Ci aspetta un’intensa stagione che potrebbe portare a delle novità importanti – afferma il Presidente Antonio Martinelli -. La ripresa dell’attività in Regione Lombardia potrebbe portare alla riapertura del bando che permetta di finanziare i lavori di recupero della casa del guardiano della villa. Qui verrebbe spostata la mostra di Simone Magnolini e nelle stanze lasciate vuote, il Museo potrebbe trovare gli spazi di cui ha estremo bisogno. Si creerebbe così un polo museale dedicato alla fotografia unico nel suo genere. In attesa di questo, stiamo realizzando il catalogo del Museo che conterà circa 300 pagine”
Ma il Museo è solo un contenitore di fotografie che assolve la sua funzione offrendo al turista e ai camuni la possibilità di vedere immagini di un tempo e vedere come il tempo ha portato modifiche sostanziali a case, fornate, lavoro?
“I Musei – afferma il Presidente Martinelli – assolvono un’importante funzione nel processo di rievocazione e riattivazione della memoria come stimolo per indagare e comprendere sia il passato che il presente, ma soprattutto per rendere attuale e trasformare in eredità vivente il patrimonio culturale. Compito dei Musei è innanzi tutto la conservazione degli oggetti e la loro cura. La missione dei musei è ancora più alta. Diffondere le conoscenze attraverso l’organizzazione di mostre, visite guidate e conferenze. Non ci fermeremo, quindi, all’esposizione delle fotografie, ma fra gli intenti primari dell’Associazione c’è l’impegno a far riemergere dall’oblio autori, personaggi luoghi e situazioni la cui memoria andrebbe dispersa. Ci accolliamo l’onere di essere “conservatori di memorie” creando anche spunti per future ricerche e approfondimenti”