Prosegue l’iter per il potenziamento della linea tranviaria che da Bergamo arriverà fino a Villa d’Almè. Del futuro della Linea T2 si è discusso venerdì 20 gennaio ad Almè, nella sede del Comune. All’incontro, oltre ai vertici di TEB, ha preso parte anche la società ETS che dovrà consegnare il nuovo progetto di fattibilità tecnico economica che è atteso per il prossimo mese di marzo.
Opera da 150 milioni – Il progetto ottenuto, aggiornato e condiviso con gli Enti locali, sarà poi presentato a Regione Lombardia per il passo successivo, ossia la progettazione esecutiva – definitiva dell’opera. «Servirà poi un preaccordo con il Ministero per il finanziamento, parliamo di circa 150 milioni di euro –specifica Filippo Simonetti, presidente di TEB-. Risorse importanti, che si possono trovare solo tramite canali nazionali o comunitari».
Soluzione alla viabilità – La T1, linea che da Bergamo arriva fino ad Albino, entrata in funzione nel 2009, conta oggi circa 10 mila passeggeri al giorno, 3 milioni e mezzo di passeggeri l’anno. «Riteniamo che con la T2 questi numeri, già importanti, possano aumentare ancora sensibilmente. Negli orari di punta la presenza è di un tram ogni 6 minuti», aggiunge Simonetti. Ma oltre ai numeri c’è di più. Secondo il presidente di TEB, «la nuova linea darebbe un contributo decisivo alla risoluzione quasi integrale dei problemi viari; vorrebbe dire avere una alternativa credibile ed efficiente di trasporto pubblico», e primi fra tutti ci sono da risolvere il nodo di Pontesecco e Ponteranica. L’aggiornamento del progetto (l’ultimo documento risale al 2008) servirà anche per valutare le soluzioni più idonee, e quale possa essere il tracciato più interessante. «Non è detto che percorrere l’ex sedime in tutte le sue parti sia la scelta più razionale, così come sarebbe interessante ma non credo praticabile, l’ipotesi della tranvia sulla provinciale. Non possiamo cambiare completamente il tracciato – aggiunge-, ma in certi casi potrebbe essere più opportuno avvicinarsi al
centro abitato».
L’ipotesi suggestiva – Il numero uno della TEB non esclude poi che in futuro possa esserci un prolungamento per la Valle Brembana, l’ipotesi più suggestiva è quella di arrivare a S.Pellegrino. «Visto soprattutto il progetto di rilancio –chiosa Simonetti-, le nuove terme e l’importante realtà imprenditoriale. Ma questo –sottolinea-, non è l’argomento odierno, perché in quel caso andranno fatti ragionamenti diversi in termini di risorse, che non saranno poche, e di scenari, in termini di prospettive della Valle Brembana». «L’unica cosa che oggi ci preoccupiamo di chiedere agli amministratori locali è di preservare l’ex sedime ferroviario», ha aggiunto.
Tram e ciclovia insieme – Quello della realizzazione della nuova linea tranviaria T2 non è però l’unico progetto che interessa l’ex sedime. Provincia e Comuni puntano infatti a realizzare una pista ciclopedonale di raccordo tra i Comuni di Zogno e Sombreno (Almè), che percorrerà Sedrina, Villa d’Almè e Almè (vedi ndr). Due progetti, quindi, che si intrecciano e che potrebbero essere complementari: «Ci piacerebbe, però la tranvia è l’opera infrastrutturale che più porta valore – ammette Simonetti-. È poi evidente la diversa caratura delle due opere; la ciclovia sarà una occasione importante per inziare a ripercorrere l’ex sedime e scoprire un punto di vista diverso del territorio. Naturalmente bisogna sapere che si dovrà dar modo alle due opere di coesistere, l’importante sarà realizzarla con criterio».