Martedì 14 febbraio nelle paratie della centrale “Paraviso” di Gratacasolo gli addetti al servizio hanno avvistato e ripescato un corpo in avanzato stato di decomposizione;
l’identificazione è stata rapida in quanto in tasca c’era un documento di identità: si tratta di Dorian Puja, il 25enne albanese residente a Chiari, di cui si erano perse le tracce in comune di Pisogne il 6 dicembre scorso. La salma ora è stata portata al centro di medicina legale di Brescia dove nelle prossime ore verrà sottoposta ad autopsia che dovrà stabilire la causa della morte. E’ probabile che la morte di Dorian risalga proprio al periodo della scomparsa, i primi di dicembre del 2016, quando era stato visto stato visto in zona; a metà dicembre i genitori residenti in Albania non avendo notizie del figlio ne avevano denunciato la scomparsa. Quindi le ricerche si erano concentrate sulla sponda orografica sinistra della Vallecamonica, sul versante che da Pisogne sale alla Val Palot, sopra l’abitato di Gratacasolo: il terreno era stato battuto palmo a palmo da specialisti dei vigili del fuoco, volontari di protezione civile e soccorso alpino con unità cinofile e molti mezzi a disposizione, tra cui anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco. Era stato abbassato anche il livello del canale idroelettrico, dove si pensava che il giovane potesse essere caduto nella fuga rocambolesca la sera del 6 dicembre quando un gruppo di malviventi, di cui Dorian pare facesse parte, aveva tentato un furto in un’abitazione di Gratacasolo. Erano stati prontamente messi in fuga dall’arrivo dei proprietari, dirigendosi verso il bosco che sovrasta il canale idroelettrico: l’ipotesi è che Dorian durante la fuga sia scivolato nel canale. Ora parte del giallo è stato risolto. Resta solo da stabilire la causa della morte del giovane: se sia stato ferito o meno durante la fuga e quale sia dunque l’esatta causa della morte. Toccherò quindi all’autopsia stabilirlo.
