La settimana scorsa il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha incontrato gli assessori della salute delle Regioni e delle Province autonome. Il tema è stato quello di una proposta di legge dello Stato che renda obbligatori i vaccini per l’accesso ai percorsi scolastici e tale proposta è stata condivisa all’unanimità.
In alcune Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana) questo obbligo è già vigente. Mi pare sia una scelta razionale e di civiltà in quanto le vaccinazioni sono il modo più efficace che i genitori hanno di proteggere non solo i propri figli, ma anche tutti i bambini che frequentano le scuole di ogni grado. Le vaccinazioni infatti sono l’unico mezzo disponibile per evitare, non solo l’insorgenza delle malattie infettive, virali o batteriche, ma anche la loro diffusione. E’ assurdo mettere in discussione la tecnica delle vaccinazioni che viene considerata la più importante scoperta del secolo scorso in campo medico, che ha consentito di debellare malattie gravissime che in passato hanno provocato milioni di morti e disabili, come è successo per il vaiolo,la poliomielite ed il tetano. In Italia le vaccinazioni obbligatorie sono: l’anti tetanica,l’anti difterica, l’anti polio e l’anti epatite B. Fortemente raccomandate sono: l’anti pertosse, che può essere somministrata insieme all’antitetanica e all’anti difterica, l’antimorbillo, l’anti rosolia, soprattutto nelle femmine perchè è particolarmente pericolosa se contratta in gravidanza e l’anti parotite epidemica. Queste ultime 3 vaccinazioni possono essere somministrate contemporaneamente con un vaccino trivalente chiamato MPR. Fortemente raccomandato nelle ragazze in età adolescenziale anche il vaccino contro il papilloma virus che è il principale fattore di rischio per il tumore del collo dell’utero. Un altro vaccino che andrebbe praticato ogni anno è il vaccino anti influenzale, soprattutto nelle persone a rischio, che sono quelle sopra i 65 anni, i cardiopatici, i bronchitici cronici, i diabetici e coloro che sono affetti da altre patologie croniche. Non dimentichiamoci infatti che per le complicanze dell’influenza, ogni hanno muoiono molte più persone che non per la famigerata meningite: Sfatiamo il mito che la vaccinazione possa provocare la malattia. Assolutamente falso, perchè il vaccino è costituito da virus o batteri uccisi col calore, oppure attenuati, oppure solo da particelle virali o batteriche che hanno lo scopo di stimolare la produzione di anticorpi, ma assolutamente non possono provocare la malattia. Sfatiamo anche il mito che alcuni vaccini possano essere responsabili di gravi disabilità di tipo neuropsichico con l’autismo. Nel 1998 il dr Wakefield, un medico britannico sosteneva la correlazione tra vaccino trivalente Morbillo Parotite Rosolia e l’autismo e malattie intestinali. Questo provocò in Inghilterra un drastico calo della somministrazione di questo importantissimo vaccino e un calo anche in altri paesi europei, Italia compresa. Ricordiamo che il morbillo è una patologia che dove non viene praticato il vaccino, come nei paesi più poveri, continua a provocare migliaia di morti e di danni neurologici permanenti. Il lavoro del dr Wakefield si dimostrò completamente falso e inficiato anche da conflitti di interessi per cui il medico venne addirittura radiato dall’ordine dei medici.
Altre vaccinazioni raccomandate sono il vaccino anti rotavirus per prevenire le gastroenteriti del bambino e la vaccinazione anti varicella e quindi anche anti fuoco di S. Antonio.
Un cenno a parte lo merita il vaccino anti meningite, vista la grande e ingiustificata risonanza mediatica che quest’anno hanno avuto sulle prime pagine dei giornali e nelle TV nazionali i casi di meningite, anche se in realtà non si è manifestata nessuna epidemia, ma qualche sporadico caso, come tutti gli anni precedenti. Il vaccino contro il meningococco è gratuito per i bambini. In commercio si trovano il vaccino tetravalente (ceppi A C W135 Y) e quello contro il meningococco B.