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Arriva la condanna per Augusto Piccioli, l’ex-sottufficiale dell’Aeronautica a cui era scoppiato in mano un pennarello da lui costruito mentre si trovava all’interno della biblioteca di Rezzato nel marzo 2015.

Il gip di Brescia ha deciso per 4 anni e 4 mesi per Piccoioli che nell’esplosione ha perso un dito: nel processo si era dichiarato innocente, dichiarando di aver ricevuto il pennarello in una busta anonima. L’avvocato di Piccioli, Giovanna Mainetti, ha già annunciato che presenterà ricorso in appello. In questi mesi erano stati avanzati anche dei dubbi sul ruolo pregresso di Piccioli, sul fato che potesse essere il famoso unabomber che tra gli anni Novanta e i primi 2000 ha messo in scompiglio il nord-est: il pennarello scoppiato in biblioteca sarebbe molto simile, come meccanismo, agli ordigni costruiti da unabomber. La persona che messo paura a tutto il nord-est per le sue azioni sembra essere vicina agli ambienti militari americani e non a caso Piccioli era addetto a Ghedi dove si trovava una base militare statunitense. Il 30 ottobre del 1990 Piccioli venne congedato per una forma di depressione. E pochi mesi dopo si è verificato il primo attentato. E pare sospetto anche il fatto che unabomber sia sparito dalle scene per quattro anni.