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Nell’anno dell’’entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari, il 33% degli italiani li ha diminuiti, mentre il 31% gli ha mantenuti costanti, il 25% li ha addirittura annullati mentre solo il 7% dichiara di averli aumentati.

Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia sono solo alcuni dei piatti realizzati dalle famiglie bergamasche per contenere gli sprechi. Lo sottolinea la Coldiretti provinciale in occasione della 4/a giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare promossa dal Ministero dell’Ambiente. “L’iniziativa “Spreco zero 2017” – evidenzia Coldiretti Bergamo – è un’occasione importante per rivedere le nostre abitudini, magari facendo tesoro anche di tradizioni del passato. Nelle campagne infatti è sempre stato normale realizzare piatti gustosi con ciò che restava dei pasti precedenti, anche un modo molto semplice. Un esempio classico è rappresentato dagli avanzi di polenta messi nel latte caldo per iniziare la giornata con una colazione buona e piena di energia”.    
 
Fare la spesa in modo più oculato, reimpiegare gli avanzi in cucina, prestare maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche chiedere la family bag al ristorante e fare la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più, Sono queste alcune delle strategie messe in atto dai consumatori per evitare di dover gettare il cibo nella spazzatura. Consuetudini che si stanno diffondendo rapidamente visto che, secondo una indagine Coldiretti/Ixe,’ quasi sei italiani su dieci (58%) nel 2016 hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari.
 
Nell’anno dell’’entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari, il 33% degli italiani li ha diminuiti, mentre il 31% gli ha mantenuti costanti, il 25% li ha addirittura annullati mentre solo il 7% dichiara di averli aumentati. Coldiretti evidenzia che nonostante questa rinnovata attenzione il problema resta comunque rilevate, con lo spreco di cibo che nelle case degli italiani ammonta a circa 65 chili all’anno per persona. Agli sprechi domestici che secondo la Coldiretti rappresentano in valore ben il 54% del totale vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi in un anno. 
 
“La nuova legge – continua Coldiretti Bergamo – ha un ruolo fondamentale per rafforzare il lavoro di contrasto allo spreco, facendo crescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplificando le donazioni per le aziende agricole, industriali e della distribuzione commerciale ma anche nella ristorazione promuovendo l’utilizzo delle family bag, contenitori riutilizzabili idonei a consentire ai clienti l’asporto degli avanzi di cibo”. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ poco più di un italiano su tre (36%) quando esce dal ristorante porta a casa almeno talvolta gli avanzi con la cosiddetta “family bag”, ma una percentuale del 22% ritiene invece che sia da maleducati, da poveracci e volgare o si vergogna comunque a richiederla mentre il 18% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori. 
 
Di fronte a questa nuova esigenza la fondazione Campagna Amica promossa dalla Coldiretti ha realizzato l’agribag antispreco, delle vaschette richiudibili dove conservare il cibo avanzato, che possono essere richieste presso i farmers market e negli agriturismi della provincia.