L’assessore regionale al Welfare Gallera: «Nessun elemento che possa indurre a un rischio chiusura».
“Abbiamo dato il via oggi a un percorso di confronto e collaborazione con gli amministratori locali della Valle Seriana e della Valbrembana che nel giro di qualche settimane ci porterà all’individuazione di azioni, precise e concrete, per valorizzare e rafforzare i presìdi ospedalieri di San Giovanni Bianco e Piario”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, nella sede dell’Ats di Bergamo, nel corso della conferenza stampa organizzata al termine dell’incontro con i sindaci della Valle Brembana, della Valle Seriana e della Valle Seriana Superiore, al quale erano presenti anche i consiglieri regionali del territorio, per discutere della situazione dei Presidi ospedalieri di Piario e San Giovanni Bianco (Bergamo).
INDAGINE BISOGNI – “L’incontro è stato molto positivo – ha sottolineato l’assessore Gallera – ed è servito anche per ribadire l’assoluta attenzione da parte di Regione Lombardia per i Presidi di montagna. Un’attenzione mai distolta e testimoniata dall’azione fin qui svolta dalle due ASST di Bergamo Est e Papa Giovanni XXIII di Bergamo, con la supervisione dell’ATS di Bergamo, per analizzare e individuare, dal punto di vista epidemiologico, i bisogni del territorio e gli interventi su cui puntare per poterli soddisfare”.
PRESIDIO PIARIO – “Per quanto riguarda il Punto Nascita di Piario – ha aggiunto – abbiamo presentato al Ministero un progetto sperimentale che, in linea con la nostra legge di Riforma sanitaria, che prevede l’esistenza di più strutture sanitarie sotto la stessa ASST, permetterà la rotazione del personale medico in tutti i presidi consentendo una formazione omogenea sulla gestione delle casistiche complesse che potrebbero non verificarsi o verificarsi con meno frequenza nei Punti Nascita sotto i 500 parti, come nel caso di Piario. Il ministro Lorenzin ha già espresso apprezzamento per questo progetto e stiamo solo attendendo il via libera da parte del Comitato Nascite, che dovrebbe esprimersi a breve”.
PRESIDIO SAN GIOVANNI BIANCO – “Sul presidio di San Giovanni Bianco – ha evidenziato il titolare regionale della Sanità – che è a tutti gli effetti un ospedale per acuti, non c’è nessun elemento che possa indurre a un rischio di chiusura. Anzi, è in atto una proficua collaborazione con l’ospedale Papa Giovanni che ha portato al trasferimento al San Giovanni di una buona parte dell’attività di bassa intensità chirurgica. È vero che in un primo momento si era paventata l’ipotesi di realizzare in questa struttura un centro specializzato in disturbi dell’alimentazione per consentirne il suo rilancio ma, analizzando i dati epidemiologici del territorio, è emersa la necessità di dare risposte all’elevata presenza di pazienti cronici. Per questo si sta pensando di incrementare sia i posti letto che le attività ambulatoriali”.
DIALOGO – “Con oggi – ha concluso l’assessore Gallera – abbiamo nuovamente raccolto le esigenze e le istanze dei cittadini e decideremo in poche settimane quali azioni intraprendere”.
Le immagini
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