Si fa drammatica l’emergenza nelle zone terremotate del centro Italia, tra Marche, Abruzzo, alto Lazio e Umbria: la fitta nevicata, che in alcune zone ha superato ormai i due metri di altezza, ha isolato molti piccoli centri di montagna e reso quasi impossibile raggiungere molti paesi dell’entroterra.
Come se non bastasse, una nuova forte scossa di terremoto ha reso ancora più difficile la situazione. In queste ore il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha allertato i volontari delle varie regioni, tra questi oltre 100 bresciani partiti, i Vigili del fuoco ed il Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico con un gruppo di specialisti delle delegazioni della Lombardia. E’ al lavoro dalle cinque di questo giovedì 19 gennaio, a Coppito, frazione di L’Aquila colpita ancora in questi giorni dal sisma e sommersa dalla neve, la colonna mobile composta da 8 volontari appartenenti all’Ana di Bergamo e attrezzata con un pulmino e un camion spazzaneve e bobcat. Il contingente è stato attivato dalla Provincia di Bergamo su richiesta di Regione Lombardia. Nel tardo pomeriggio di questo giovedì sono partiti anche i volontari di Unità Tecnica di Soccorso dalla Vallecamonica, su richiesta della Prefettura de l’Aquila dove la situazione si fa di ora in ora più critica. La colonna camuna è composta da tre mezzi speciali fuoristrada, un’ambulanza attrezzata e 5 motoslitte in servizio turistico a Montecampione per raggiungere i luoghi isolati dalla neve. Il loro arrivo è previsto nella notte e saranno immediatamente operativi per tentare di raggiungere i paesi isolati, verificare la situazione e portare in salvo le persone bloccate, iniziando da ammalati, disabili, anziani e bambini. Situazioni analoghe si stanno verificando un po’ ovunque sulla montagna appenninica e attorno al massiccio del Gran Sasso, dove stanno operando i volontari con mezzi speciali adatti ad operare in condizioni estreme sulla neve.