L’Università della Montagna punta all’innovazione didattica e metodologica nella formazione a distanza.
Le aree montane e rurali sono da sempre associate ai problemi di accesso alle opportunità di formazione. Il primo e principale ostacolo è dovuto alla conformazione territoriale e alla mancanza di infrastrutture e trasporti adeguati. Tali problemi possono però essere facilmente superati grazie all’utilizzo intelligente delle nuove tecnologie.
Ecco l’impegno dell’Università della Montagna, che dopo l’apertura di un polo universitario in un paese montano a chilometri dalla prima città (frequentato oggi da 300 studenti!), punta ora sull’innovazione didattica e sulle metodologie e-learning e blended-learning, grazie alle quali può contribuire alla formazione degli abitanti di territori montani anche molto distanti da Edolo.
Tale investimento è nato innanzitutto per la partecipazione “virtuale” alle attività svolte a Edolo – ad esempio, 50 coltivatori da tutta Italia hanno partecipato al tavolo tecnico sullo zafferano e in 15 provenienti da 6 diverse regioni hanno preso parte al corso di project management attualmente in svolgimento.
A tal proposito sono motivo di orgoglio alcuni risultati ottenuti ultimamente.
La tesi di laurea magistrale della dottoressa Antonella Regonesi – seguita dalla professoressa Luciana Zannini – presentata con il titolo “La tutorship nell’apprendimento a distanza: il caso studio di UNIMONT dell’Università Statale di Milano”, non solo è stata premiata dalla Commissione di Laurea con il 110 e Lode, ma sarà anche oggetto di una pubblicazione scientifica. Nel volume, edito da Aracne Editore, “Tecnologie e linguaggi dell’apprendimento”, è inserito il capitolo “L’Università della Montagna. Esperienze blended learning per connettere le montagne”, scritto da Eleonora Crestani e Anna Giorgi. Lo scorso 31 marzo Il Sole 24 Ore ha pubblicato l’articolo “Unimont: la montagna al centro di importanti progetti”, in cui il polo di Edolo è definito come «un polo dinamico dedicato a capire il presente e a costruire il futuro».