Candore, caducità e una riflessione sul vuoto. Su questi tre concetti si imposta la doppia personale che vede confrontarsi le opere di Valentina Biasetti e Giulietta Gheller all’interno degli spazi del BACS Between Contemporary Art and Sociology di Leffe (BG). Da un lato la ricerca pittorica di Biasetti, con composizioni eteree dove le parti non lavorate sono tanto importanti quanto quelle in cui il disegno è presente per definire l’immagine, darne corpo e spazio; dall’altro la scultura di Gheller, rappresentata da misteriose figure solitarie o accoppiate che, ridotte a scorze umane scavate al proprio interno, mettono in scena un’umanità fragile.
Il lavoro delle due artiste, così materialmente diverso, si relaziona a vari livelli proprio sulla base di affinità che fanno risaltare il comune interesse per la monocromia bianca, per lo sviluppo di delicati rapporti tra pieni e vuoti e per la volontà di affrontare la preziosità degli aspetti legati ai cicli della vita e all’affetto. Alla mostra il ruolo di sottolineare l’importanza pubblica di questi elementi apparentemente riguardanti soltanto la sfera intima e privata. La ricerca formale di un’iconografia leggera e volutamente incompleta, mira infatti a una de-saturazione della pienezza eccessiva nella vita contemporanea e a proporre un nuovo
sguardo sulle cose fondamentali dell’esistenza, tra cui il vuoto stesso. L’esposizione è accompagnata da un testo di Gabriele Salvaterra.