Questa sera alle 20:30, i risuonatori tradizionali bergamaschi racconteranno la memoria secolare delle valli e della pianura di Bergamo con l’intervento degli allievi e dei maestri della Federazione Campanari Bergamaschi. Ente del Terzo Settore nato nel 2002 e ufficialmente iscritto all’albo delle associazioni provinciali dal 2006, la FCB ha raccolto in questi anni un vasto patrimonio di suonate d’allegrezza – vale a dire ‘a carillon’ – dai suonatori storici iscritti all’associazione o dai simpatizzanti, che hanno custodito, nella memoria, un patrimonio nato nel XVIII secolo e trasmesso oralmente sino a pochi decenni fa di generazione in generazione. La Parrocchia e il Museo celebrano con l’occasione i 400 anni del campanile, i 60 anni di elezione a Basilica per opera di Papa Giovanni XXIII, e i 10 anni di attività del museo stesso. La Basilica vanta un prezioso concerto di 12 campane (11 + semitono) in Si bemolle, fuso nel 1925 da Dante D’Adda di Crema, scampato alle requisizione bellica del 1942-43. Il concerto di campanine a Clusone sarà inoltre occasione per mostrare come il pregiato concerto campanario della Basilica, restaurato recentemente, possa tornare a suonare brillantemente e degnamente con il ripristino del sistema manuale, rimosso decenni orsono in occasione dell’automazione dei bronzi.
Il tesoro delle suonate d’allegrezza, esercitato sulle campanine – xilofoni popolari da studio in vetro, metallo e ottone – e in questi ultimi decenni portato in concerto a scopo divulgativo, viene in occasione delle feste eseguito sulle tastiere in cima al campanile, per ora mancante al citato concerto della Basilica. I brani per campanine, accompagnati da chitarra classica, flauto, clarinetto e altri strumenti di contorno ai tipici risuonatori orobici, saranno inframezzati da brani eseguiti con tastiera mobile dotata di campanelli, proprio allo scopo di mostrare le tecniche di uno stile antico che, pur non prevedendo un retroterra di carattere accademico, ha consentito di sfornare musicisti di prim’ordine tanto dal punto di vista compositivo che esecutivo.
Zogno e San Giovanni Bianco per la Valle Brembana da una parte, Albino, Leffe, Gandino, Casnigo per la Valle Seriana e la laterale Valle Gandino dall’altra, costituiscono esempi eccellenti di un ventaglio artistico popolare che la Regione Lombardia ha riconosciuto dal 2015 come Patrimonio Immateriale delle Regioni Alpine, iscrivendo la tradizione del suono manuale delle campane della provincia di Bergamo nella lista dell’Intangible Search.
Appuntamento, dunque, presso la Basilica di Clusone per tornare a gustare uno dei prodotti musicali più sinceri della nostra terra, eseguiti da giovani e giovanissimi a partire dall’età di 10 anni. Per maggiori informazioni sulle scuole campanarie e le attività didattiche, il recupero dei saperi del mondo delle campane e iniziative divulgative, contattare info@campanaribergamaschi.net