“L’artista è la mano che suona, colui che toccando un tasto dopo l’altro provoca vibrazioni dell’anima”, scriveva Kandinskij più di cento anni fa. Ed è proprio dall’anima che nasce una delle ultime opere di Luana Raia, realizzata in tecnica mista con penna gel, Stabilo e tempera, che prossimamente concorrerà al Premio Combat 2021 Prize, indetto dall’Associazione Culturale Blob Art con lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte contemporanea. Artista poliedrica, Luana è originaria di Napoli ma residente a Riva di Solto. Il lago d’Iseo le ha rapito il cuore e lei, riconoscente verso la sua terra adottiva, ricambia ogni giorno svolgendo con passione il lavoro come docente di Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Decio Celeri di Lovere.
L’idea per “Anima” (così si intitola l’opera) nasce il 21 febbraio dello scorso anno quando, mentre si reca da alcuni amici, Luana sente in radio dei primi contagi da Covid-19 in Italia. “Sembrava tutto così lontano da noi e all’improvviso si iniziò a parlare di quarantena, zone rosse, chiusura immediata – racconta Luana -. Mi sono sentita in gabbia, al ritorno in auto sapevo che mi sarei dovuta rinchiudere per tutelarmi”. Passano due giorni e Anima prende vita. “Ho ritrovato quel senso di impotenza nello sguardo di un vecchio cavallo del circo di Moira Orfei, che è diventato il soggetto del mio lavoro: quando guardi negli occhi gli animali è come guardare un bambino. Nel suo sguardo vedo ciò che stiamo perdendo il coraggio di esternare noi esseri umani: l’emozione”.
Laureata all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 2000, nel corso degli anni l’artista napoletana si è distinta come grafica, designer, arredatrice d’interni, critica nonché membro del consiglio direttivo di due musei italiani, tra cui il Mat di Clusone, e Art Director di eventi nazionali e oltreconfine. Le finali del Premio Combat 2021 Prize si svolgeranno a settembre in Toscana. Da Napoli all’alto Sebino con un sogno nel cuore: continuare a esprimere le emozioni dell’anima.
Francesco Moretti