A tre settimane dalla sospensione delle attività dovuta alla frana del monte Saresano, i sindacati hanno invitato la Italsacci e gli Enti pubblici a individuare un percorso condiviso per riavviare il cementificio di Tavernola non appena il versante roccioso si sarà assestato. Il segretario della Fillea Cgil Valle Camonica Sebino, Donato Bianchi, ha sottolineato l’importanza di una soluzione che possa portare a risolvere l’emergenza il prima possibile per far sì che il cementificio riparta, pur sapendo che visto il momento delicato non è possibile compiere mosse affrettate e che la sicurezza dei lavoratori e del territorio viene prima di tutto.
Agostino Rizzo, il direttore tecnico di Italcementi, ha scritto in una nota che i lavoratori sono per la maggior parte in ferie o in cassa integrazione, tranne coloro che fanno parte di un limitato presidio di sicurezza dell’impianto e alcuni dipendenti che a breve andranno temporaneamente in altri siti produttivi Italcementi in Nord Italia: poche unità che si sposteranno a Trento e a Ravenna.
Sindacati e azienda hanno iniziato a parlare degli addetti alla manutenzione, una decina in tutto, a cui potrebbe essere chiesto di lavorare temporaneamente nell’impianto Italcementi / Heidelberg di Calusco.
Questa sera alle 20.00 l’Amministrazione comunale di Tavernola terrà una diretta su YouTube per fare il punto della situazione e illustrare il piano di emergenza.