La sera prima del “grande giorno”, quello che avrebbe rivisto gli impianti sciistici nuovamente in movimento, l’ordinanza ministeriale è arrivata come une doccia fredda sugli operatori del settore. Come se il clima non fosse già abbastanza rigido di per sé, dopo la comunicazione avvenuta da parte del Ministro Speranza è stata un’ulteriore ventata gelida alle folate che hanno portato, in questi giorni, all’abbassamento delle temperature e alla neve.
La neve, appunto. Il CTS ha espresso la propria preoccupazione per la diffusione della variante UK del virus SARS-CoV-2 nel documento emesso sabato. Documento che il Ministro della Salute Speranza non ha potuto ignorare. Così, nel tardo pomeriggio di ieri è arrivato il provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021.
L’indignazione generale – gestori degli impianti, ristoratori e albergatori, cittadini che avevano acquistato lo skipass e tutti coloro che ruotano intorno al settore del turismo – è comprensibile, il tempismo del Governo un po’ meno.
Maria Ducoli