“Per Regione Lombardia è una priorità implementare la rete consultoriale lombarda, per questo già a partire dal 2017 verranno messi a contratto nei territori carenti, come la Bergamasca, quei consultori accreditati non a contratto, fino al raggiungimento della media regionale. Confermiamo, quindi, che, a oggi, non risultano previste chiusure di sedi consultoriali pubbliche”. Così ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, intervenendo in Consiglio regionale in merito alla risoluzione della III Commissione Sanità e politiche Sociali Determinazioni in merito ai consultori familiari pubblici e privati accreditati, approvata all’unanimità.
CONCLUSA SPERIMENTAZIONE – “Al fine di valorizzare le funzioni consultoriali – ha spiegato l’assessore -, sono state avviate sperimentazioni, che hanno consentito di estenderne le funzioni in una logica di Centro per la risposta ai bisogni della famiglia. Preso atto dell’esito favorevole della sperimentazione effettuata, nel corso del 2016 è stato completato il processo di analisi”.
ESPERIENZA POSITIVA A BERGAMO – “In particolare – ha proseguito – i consultori bergamaschi che, negli ultimi 4 anni, hanno realizzato la sperimentazione hanno avuto un ruolo sul territorio davvero prezioso, svolgendo la funzione di Centri famiglia, con la presa in carico delle famiglie e delle loro fragilità, punto centrale, quindi, della riforma del sistema sociosanitario. Presidi molto importanti, il cui ruolo è riconosciuto da tutte le componenti politiche regionali”. “L’impegno preso – ha concluso Gallera – era quello di effettuare una ricognizione per verificare quali sono le risorse che si possono destinare e di mettere in campo tutti gli sforzi, affinché questa esperienza positiva possa continuare. Sono soddisfatto dell’esito ottenuto”.