Il Consorzio Montecampione ha indetto e svolto la sua assemblea ordinaria di gennaio per l’approvazione del bilancio consuntivo 2020, del bilancio preventivo 2021, ma anche per parlare di alcuni temi caldi come quello legato alla gestione del servizio idrico integrato. A dicembre, a seguito di alcune contestazioni per la bollettazione e di un incontro tra amministratori comunali, vertici della Siv (Società idrico Vallecamonica), amministratori condominiali e Consorzio, il Comune di Artogne aveva comunicato che i costi imputati pro-capite costituivano un corrispettivo a garanzia a continuazione dei servizi goduti nel costante controllo della qualità delle acque destinate a consumo umano e alla gestione di reti e apparecchiature di acquedotto, fognatura e depurazione. La stessa sindaca di Artogne, Barbara Bonicelli, aveva fornito ulteriori spiegazioni sulle scelte della gestione da parte del Comune di rete acquedottistica e depurazione attraverso una lettera.
L’assemblea è stata quindi l’occasione per rendere nota la questione e discuterne con i partecipanti. Il Consorzio sta portando avanti delle proposte che nei prossimi giorni saranno discusse con la sindaca Barbara Bonicelli. “Montecampione e il Comune di Artogne sono di fronte ad una nuova sfida per il rilancio della stazione turistica – ha scritto nella lettera Bonicelli –, che potrà essere affrontata e vinta anche attraverso il raggiungimento di obbiettivi di comfort, di sicurezza e organizzativi previsti dalla normativa di settore”.
Sempre rimanendo sul tema dell’acqua ci sono in vista una modifica del regolamento comunale per il servizio idrico con la separazione della rete di innevamento artificiale in mano a Ski Area e la rete civica, e il posizionamento di misuratori di consumo per i quali si sta cercando la soluzione più adatta per cui i due Comuni Artogne e Pian Camuno dovranno decidere come ripartire le spese.
F.M.