Da qualche ora alla casa di riposo Ninj Beccagutti di Esine ospiti e familiari sono tornati ad abbracciarsi. Per tanti è stato il regalo di Natale più bello, dopo mesi di lontananza forzata o, al massimo, di saluti da dietro una vetrata. L’abbraccio è permesso tramite dei lunghi guanti di plastica che spuntano dalla finestra: non è il modo a cui siamo abituati, ma in tempo di Covid è l’unico possibile. Gli ospiti della struttura possono avvicinarsi alle finestre sulle quali è stato montato il dispositivo, infilano le braccia nei manicotti e lo stesso fanno i loro congiunti. Una volta terminato il saluto, i guanti e le finestre vengono disinfettati.
CASE DELLA COMUNITA’: LEGAMBIENTE BASSO SEBINO, INVESTIMENTI
Tra i tanti aspetti negativi del PNRR, 200 miliardi di spesa a debito senza analisi costi-benefici, come il progetto dei treni ad Idrogeno della Brescia