La tiroide è una ghiandola endocrina (secerne degli ormoni direttamente nel sangue) situata nel collo. Produce 2 ormoni il T3 e il T4 che hanno la funzione di regolare il metabolismo di tutte le cellule del nostro organismo ed anche di modulare la frequenza cardiaca. Il funzionamento della tiroide è controllato a sua volta dall’ipofisi, un’altra importante ghiandola posta alla base del cervello, che secerne tra i tanti altri, il TSH, un ormone che aumenta in caso la tiroide tenda a funzionare meno del necessario (ipotiroidismo) stimolandone la funzione o viceversa diminuisce, nel caso in cui la tiroide produca più ormoni del dovuto (ipertiroidismo), frenandone quindi la funzione. Una delle patologie più diffuse della tiroide è il gozzo (struma) che consiste in un aumento volumetrico della ghiandola, dovuto ad una carenza di iodio, con conseguente ridotta produzione di ormoni tiroidei per la cui produzione lo iodio è necessario. L’ipofisi produce allora una grande quantità di TSH che stimolando continuamente la tiroide, ne provoca un ingrossamento. Il gozzo è ancora diffuso nelle nostre valli, in seguito ad una carenza di iodio nell’acqua e nell’aria, a questa carenza però attualmente si rimedia con una corretta alimentazione e con l’utilizzo di sale da cucina iodato. In passato invece nelle nostre valli il gozzo era endemico, tanto che Gioppino, la maschera tipica bergamasca, è raffigurata con tre voluminosi gozzi. Il gozzo si associava al cretinismo endemico i cui sintomi più importanti erano l’aumento di peso, la bassa statura e il ritardo mentale. Quando il gozzo è particolarmente voluminoso compaiono disturbi respiratori causati da compressione della trachea. Altre patologie non tumorali della tiroide sono il morbo di Basedow e le tiroiditi. Il morbo di Basedow (gozzo tossico) è una malattia autoimmune che colpisce la tiroide, che si ipertrofizza. Si manifesta con segni di ipertiroidismo e problemi oculari. I sintomi dell’ipertiroidismo sono: fame intensa associata a dimagrimento, tachicardia, intolleranza al caldo, cute costantemente sudata e iperdinamismo. I problemi oculari sono rappresentati dall’esoftalmo, che consiste in un’accentuata sporgenza dei globi oculari associata a bruciore, arrossamento, lacrimazione e nei casi più gravi ad ulcerazioni corneali. Compaiono anche disturbi della mobilità oculare con deficit della convergenza e rarità dell’ammiccamento ( riflesso di apertura e chiusura delle palpebre). La terapia medica della malattia di Basedow si basa sulla somministrazione di farmaci che combattono l’ipertiroidismo, il più utilizzato è il tapazole (metimazolo). Nelle forme più gravi può essere necessario ricorrere alla terapia con radioiodio che prevede la somministrazione di iodio radioattivo, il quale viene captato esclusivamente dalla tiroide, provocando la distruzione della ghiandola. In altri casi si deve ricorre alla tiroidectomia totale, cioè all’asportazione completa della tiroide. Sia che si ricorra al radioiodio o alla tiroidectomia, sarà poi necessaria, per tutta la vita, la somministrazione di ormoni tiroidei (Eutirox) La più frequente delle tiroiditi è la tiroidite cronica di Hashimoto. E’ una malattia autoimmune che è la causa più diffusa di ipotiroidismo. L’ipotiroidismo si manifesta con segni e sintomi che sono il contrario di quanto avviene nell’ipertiroidismo: bradicardia, intolleranza al freddo, riduzione dell’appetito con aumento di peso, depressione, cute particolarmente secca, stanchezza e debolezza muscolare. La diagnosi della tiroidite si pone con l’ecografia e con il dosaggio degli ormoni tiroidei (FT3-FT4), che sono solitamente ridotti, con TSH invece aumentato, inoltre in circolo compaiono dei tipi particolari di anticorpi: anticorpi antitireoperossidasi. la terapia si basa sulla somministrazione in fase precoce di cortisone. Successivamente poi è spesso necessario somministrare, in caso di ipotiroidismo, L tiroxina da assumere la mattina a digiuno assoluto.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario