Roberto Donina di Ceto è stato condannato a 2 anni e 8 mesi per tentata estorsione ai dannni della sindaca di Ceto Marina Lanzetti.
Roberto Donina, l’uomo che aveva tentato di estorcere alla sindaca di Ceto Marina Lanzetti 500mila euro, di aver minacciato la madre della prima cittadina, affermando che avrebbe distrutto il suo negozio avvalendosi dell’aiuto di alcuni amici mafiosi è stato ieri condannato a 2 anni e 8 mesi, 5mila euro di multa e 2.800 euro di spese processuali. Donina è stato condannato con rito abbreviato e quindi con la diminuzione della pena di un terzo. Il GUP del tribunale di Brescia, nello stabilire la pena ha però rigettato la richiesta di risarcimento presentata dal Comune di Ceto. Donina è stato riconosciuto responsabile dei reati a lui addebitati dopo l’arresto, avvenuto a febbraio: ovvero tentata estorsione da parte di un soggetto già sottoposto a misura di prevenzione, resistenza a pubblico ufficiale (perché aggredì anche un carabiniere intervenuto su richiesta delle vittime) e minacce aggravate. Donina, secondo quanto ricostruito anche in aula, pretendeva dalla sindaca Lanzetti 500mila euro quali risarcimento per un danno che affermava di aver subito dalla famiglia della sindaca, arrivando a minacciare di morte la stessa Lanzetti, a lanciarle ingiurie e parolacce, strattonando anche la madre nel negozio di alimentari che avrebbe fatto distruggere poi dai suoi «amici mafiosi».