Udienza del processo a padre e figlio di Breno, accusati di aver ucciso a bastonate e sassate un loro cane Moro nell’agosto 2014 nella malga di Valfredda di Bazena (Foto: Brescia Oggi).
E’ stato ascoltato il veterinario dell’Asl chiamato a raccogliere i resti dell’animale che era stato sepolto nella malga e a inviarli per le valutazioni del caso all’Istituto zooprofilattico. Il veterinario ha riferito che da quanto aveva potuto constatare non c’erano segni di fratture. La giudice Sara Micucci ha raccolto la testimonianza del veterinario che ha anche precisato che aveva potuto visionare solo le ossa lunghe del cane, ucciso sotto gli occhi di un testimone che scattò una sequenza di fotografie e denunciò l’accaduto che fece scalpore e richiamò in Valle Camonica anche un paio di manifestazioni animaliste. Il veterinario ha riferito anche che gli imputati hanno altri cani che sono tenuti ed alimentati bene. Il processo, che prima della testimonianza del medico aveva registrato la costituzione di parte civile di Lav, Leal, Leidaa ed Enpa, è stato aggiornato al prossimo 9 dicembre. Il dibattimento proseguirà con i testimoni di accusa e difesa e con l’esame degli imputati. La vicenda del cane Moro ebbe risonanza nazionale e le immagini della sua uccisione vennero riprese da molti mass media. In aula, a poca distanza dagli imputati erano presenti anche un paio di attivisti animalisti, controllati da agenti anche in borghese.