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Arrestato un 46enne di Trenzano per droga, violenza e abusi su minori: ora si trova in carcere a Brescia in attesa della conferma.

I Carabinieri di Trenzano guidati dal Maresciallo Capo Umberto Giannini, su indirizzo del P.M. Ambrogio Cassiani, a conclusione di una lunga e delicata indagine, le cui risultanze sono state avvalorate anche da numerose dichiarazioni testimoniali acquisite, hanno raccolto gravi, univoci e concordanti indizi di colpevolezza nei confronti del 46enne, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violenza sessuale su minori, avvenuti in Lograto tra novembre 2015 e marzo 2016. Le attività sono iniziate in data 26 aprile 2016, quando 3 minori tra i 14 e i 15 anni, tutti di Lograto, si sono presentati presso la caserma dei Carabinieri di Trenzano per denunciare un episodio di percosse subite durante il pomeriggio, mentre si trovavano all’interno del parco pubblico di Villa Morando a Lograto. Nella circostanza i tre ragazzi riferivano che erano stati raggiunti da un uomo e schiaffeggiati per motivi che non volevano specificare per timore di ritorsioni da parte dell’aggressore. Ma successivamente hanno riferito di aver subito in passato molestie sessuali a casa di quell’uomo, conosciuto perché padre di una loro compagna di scuola, e poiché avevano divulgato la notizia degli abusi tra i loro coetanei affinché non frequentassero più quella casa, erano stati picchiati dall’uomo all’interno del parco pubblico. I successivi approfondimenti hanno consentito di ricostruire le frequentazioni della casa da parte dei ragazzini già dal mese di novembre 2015, quando, all’oscuro dei rispettivi genitori, i giovani andavano dopo la scuola a casa della loro amica che viveva sola assieme al padre perché la madre, anch’essa pregiudicata, era andata da tempo via di casa. In casa l’uomo iniziava a consumare in loro presenza stupefacenti (cocaina e hashish) ed alcolici vari, offrendoli insistentemente anche ai minori che dopo le prime resistenze accettavano sempre più di buon grado. Una volta assunto il mix fatale, i giovani venivano presi da uno stato di torpore e malessere, ed in alcuni casi il 46enne aveva abusato di loro. Dopo ogni episodio di molestie, avvenuti tutti nel mese di marzo 2016, i minori non avevano riferito a nessuno le violenze subite, in parte per vergogna ed in parte per paura che l’uomo li picchiasse come era solito fare con la figlia loro coetanea, spesso percossa per futili motivi anche con un bastone davanti agli occhi attoniti dei suoi amici. Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, in casa dell’uomo non si trovava più la figlia minorenne che nel frattempo aveva deciso di trasferirsi da parenti a Brescia, lontano dal padre. Durante le operazioni di perquisizione domiciliare veniva rinvenuto, nascosto nel forno della cucina, un pezzo solido di sostanza stupefacente tipo “hashish” del peso complessivo di 48 grammi, oltre ad un bilancino elettronico di precisione, presumibilmente utilizzato per il confezionamento della droga. Al termine delle operazioni l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Brescia, in attesa di effettuare l’interrogatorio di garanzia.