Dal 1° giugno l’app Immuni è disponibile sugli store di iOS e Android, dove ha raggiungo oltre 500 mila download soltanto nelle prime ventiquattro ore. Se molte persone sono riuscite a scaricare l’app per il tracciamento dei contatti, altrettante, purtroppo, rischiano di rimanere tagliate fuori. Come spiegato dagli stessi creatori di Immuni sul sito ufficiale, non tutti gli smartphone saranno supportati se non rispetteranno i requisiti relativi al sistema operativo. Dall’iPhone 6 in giù, i dispositivi Apple non sono supportati per scaricare l’applicazione, a causa del mancato accesso all’ultima versione del sistema operativo. Android, invece, richiede come requisito minimo l’installazione di Android 6. Infine, con Huawei la situazione è paradossale, a causa del ban imposto dagli Usa alla società cinese, prolungato recentemente fino al 2021. Tutti gli smartphone usciti prima del 16 maggio 2019, giorno del ban, grazie ad accordi precedenti potranno continuare a ricevere aggiornamenti.
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