Il Tribunale di Pescara ha condannato tre medici per la morte del calciatore bergamasco Piermario Morosini avvenuta il 14 aprile 2012.
Domenica 14 aprile 2012 sul campo del Pescara moriva improvvisamente il calciatore 25enne bergamasco Piermario Morosini, calciatore del Livorno ed ex del settore giovanile atalantino. In questi anni si sono susseguite indagini, perizie e analisi a tutto campo per stabilire eventuali responsabilità dei soccorritori nella tragica vicenda che ha visto protagonista un ragazzo molto amato dai suoi fans. Nella giornata di martedì 13 settembre il giudice del tribunale monocratico di Pescara, Laura D’Arcangelo, nel processo di primo grado, ha condannato a un anno di reclusione il medico del 118 di Pescara Vito Molfese, a otto mesi il medico sociale del Livorno Manlio Porcellini e il medico del Pescara Ernesto Sabatini, per cui la Procura aveva chiesto l’assoluzione. I tre imputati sono stati anche condannati, insieme alla Asl di Pescara e alla Pescara Calcio, al pagamento di una provvisionale di 150mila euro. Fulcro dell’accusa le carenze nelle procedure di soccorso, in particolare rispetto al mancato uso del defibrillatore, nonostante ce ne fossero due sul terreno di gioco e un terzo a bordo di un’ambulanza