La notizia arriva dal Circolo Legambiente del Basso Sebino: nei giorni scorsi il Presidente Dario Balotta ha segnalato sulla sua pagina Facebook la “visita” della Guardia di Finanza alla sede della Comunità Montana del Sebino Bresciano. “Le indagini – ha scritto Balotta nel post – sono da ricondurre all’esposto di alcuni cittadini sul sito di stoccaggio e lavorazione della paserella di The Floating Piers”.
L’unico esposto però, sull’evento dell’anno, è stato inoltrato (tempo fa) dalla Codacons alla Corte dei Conti della Lombardia: l’associazione dei consumatori chiedeva di «indagare sui costi sostenuti dagli enti locali per l’organizzazione dell’installazione dell’artista bulgaro, per quanto riguarda sicurezza e mobilità in primis. Dall’inaugurazione dell’opera – si leggeva nella denuncia del Codacons – si sono registrati disagi su più fronti, che hanno causato costi non indifferenti a carico della collettività: dai servizi di soccorso alle evacuazioni e al blocco dei treni, passando per la gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico». Insomma, la Codacons parlava di “sprechi economici da parte degli enti pubblici”. Pronta la risposta da parte di Paola Pezzotti, Presidente dell’ente sebino: “Saremo felici – ha dichiarato alla stampa bresciana – di dimostrare che i costi per la passerella non hanno gravato sugli enti. In occasione del grande evento nulla è stato lasciato al caso e tutte le spese, come previsto inizialmente, sono state a carico della società The Floating Piers”