Un grave incidente è accaduto nelle acque del Sebino al largo del Corno di Parzanica, attorno alle 9.30 di questa domenica 56 gennaio nei fondali del lago d’Iseo: un gruppo di tre sub che si stavano immergendo a circa 80 metri di profondità in quel tratto di lago costeggiato dalla provinciale 369 bergamasca all’improvviso hanno avuto un serio problema.
Uno dei tre non riusciva più a risalire e pare non sia riuscito nemmeno ad azionare il pallone di riserva d’aria, che si attiva con lo strappo di un cordino, che lo avrebbe dovuto riportare il superficie. Gli altri due, vista la situazione, sono riemersi velocemente per dare l’allarme ed uno di essi è riuscito a richiamare l’attenzione di due passanti che stavano compiendo un’escursione a piedi lungo le sponde del lago e, a loro volta, hanno allertato il 112 che ha inviato sul posto i Carabinieri della vicina stazione di Tavernola, l’ambulanza da terra del 118 dei volontari di Adro, l’automedica da Sarnico, l’elicottero del 118 da Bergamo, i vigili del fuoco di Lovere e Bergamo con i colleghi sommozzatori di Milano. Il sub che ha dato l’allarme, che presentava alcuni sintomi da decompressione rapida, è stato mantenuto in osservazione sull’ambulanza e curato dai sanitari presenti; l’altro, con sintomi più gravi, è stato soccorso con l’elicottero che ha calato in acqua i soccorritori con il verricello, hanno recuperato il sub e lo hanno trasferito in volo alla clinica Habilita di Zingonia per un trattamento in camera iperbarica. Del terzo, quello che ha accusato un malore attorno agli 80 metri di profondità, non c’era traccia. La decisione, quindi, è stata quella di far scendere in acqua l’apparecchio Rov, Remotely Operated Vehicle, veicolo sottomarino pilotato da una postazione remota, associato ad un sistema di lancio e recupero in profondità. Nel frattempo erano stati allertati anche i sub volontari di Montisola pronti a partire con il loro Rov, mentre da Genova è giunto quello dei Vigili del fuoco.