“Prosegue l’iter attuativo della nuova legge sul turismo: con queste nuove disposizioni uniformiamo e qualifichiamo gli standard dell’accoglienza non alberghiera introducendo requisiti moderni e di ispirazione internazionale, volti innanzitutto ad innalzare la qualità del nostro sistema turistico”. Lo ha detto Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, annunciando l’approvazione del regolamento regionale sui servizi, gli standard qualitativi e le dotazioni minime obbligatorie delle strutture ricettive non alberghiere. Le disposizioni riguardano case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast e due nuove tipologie introdotte dalla legge (le foresterie lombarde e locande) e ostelli per la gioventù, nonché i requisiti strutturali ed igienico – sanitari dei rifugi alpinistici ed escursionistici.
NUOVA CONSAPEVOLEZZA – “Si tratta di requisiti minimi, come ad esempio l’offerta di connessione internet gratuita wi-fi almeno nelle zone comuni, la conoscenza della lingua inglese, la fornitura di servizi qualificati o di comuni dotazioni strutturali ed igieniche, che – ha spiegato Parolini – costituiscono una base su cui ricostruire insieme agli operatori una nuova consapevolezza dell’importanza strategica dell’accoglienza”.
RELAZIONE TRA PERSONE – “Il turismo – ha aggiunto l’assessore – è in primis luogo di relazione tra persone, dove la capacità di accogliere e la qualità delle strutture, anche quelle non alberghiere per le loro prerogative di familiarità ed unicità, giocano un ruolo fondamentale in grado di determinare il successo di un esperienza di viaggio, insieme alla bellezza dell’area turistica”.
NORMATI NUOVI SETTORI – “Il provvedimento approvato – ha continuato – affronta poi nuovi ambiti dell’accoglienza, che stanno conquistando fette di mercato sempre più importanti, come ad esempio il settore delle case vacanza, spinte dal successo della sharing economy, e va a stabilire un quadro normativo che semplifica e garantisce un ambito di concorrenza leale con regole chiare per tutti”.
IMMAGINE COORDINATA – “Questo regolamento – ha concluso Parolini – segna infine un’importante tappa nel cammino verso la promozione dell’immagine coordinata delle nostre strutture di accoglienza, che dovranno necessariamente esporre i contrassegni identificativi previsti, compreso quello dell’area turistica di riferimento, il marchio di Regione Lombardia e il nuovo brand di promozione turistica ‘inLOMBARDIA’ che rappresenta in modo significativo il nuovo corso che abbiamo inaugurato nella promozione e nella comunicazione integrata della destinazione Lombardia”.